Mesoraca, marito picchia per strada la moglie. I Carabinieri intervengono e lo arrestano

Mesoraca, marito picchia per strada la moglie. I Carabinieri intervengono e lo arrestano

I Carabinieri della Stazione di Mesoraca, alle prime luci di oggi domenica 07 settembre, hanno arrestato in flagranza di reato F.B. cl’82 per aver cagionato alla propria consorte delle lesioni gravi a seguito di un litigio per futili motivi.
Durante un servizio di regolare perlustrazione, la pattuglia capitanata dal Comandante di Stazione, Maresciallo Logallo, mentre transitava in una via del centro storico, si è imbattuta in una giovane donna con in braccio la figlioletta, di 5 anni, che cercava di divincolarsi dalla presa di un uomo, poi identificato per suo marito. L’uomo è stato immediatamente bloccato dalle forze dell’ordine che hanno subito notato sulla donna segni di ematomi facciali e rivoli di sangue.
Dopo essere stati condotti in Caserma, la donna ha spiegato l’accaduto. Sembrerebbe che per motivi di scarsa importanza l’uomo avesse cominciato a picchiare la moglie, dapprima con le mani nude e poi con una mazza, tanto sulle gambe quanto sul volto; da qui la decisione della donna di scappare di casa con la piccola figlia per cercare di sfuggire alla furia violenta del consorte e provare a raggiungere la Caserma, poco distante, alla ricerca di un disperato aiuto. Fortunatamente le grida della donna hanno richiamato l’attenzione dei militari che con una pattuglia erano in zona e che hanno potuto intervenire celermente.
Quanto osservato direttamente dai Carabinieri, ovvero gli strattonamenti per la pubblica via erano quindi da ricollegare al tentativo dell’uomo di bloccare la donna per non farle chiamare aiuto; persino all’interno della Caserma l’uomo cercava ad alta voce di convincere la donna a non raccontare l’accaduto, ma i militari hanno messo in atto tutte le condizioni necessarie affinché la giovane donna si sentisse al sicuro e potesse raccontare libera da condizionamenti i fatti. Al termine della escussione, i militari hanno chiamato il 118 per poter condurre la donna presso l’Ospedale di Crotone, dove le sono stati riscontrati ematomi diffusi sul corpo ed una frattura nella zona facciale, con 30 giorni di prognosi.
È stata anche perquisita la casa dell’uomo a seguito della quale è stato rinvenuto e posto sotto sequestro penale il bastone utilizzato per l’aggressione, sui cui erano presenti ed ancora ben visibili abbondanti tracce di sangue.
Dopo aver avvisato dell’arresto il Sostituto Procuratore di turno, è stato disposto che l’uomo rimanesse detenuto nella camere di sicurezza della Caserma di Petilia Policastro in attesa del giudizio direttissimo che si terrà domani mattina.
Come si legge in un comunicato della Compagnia dei Carabinieri di Petilia «La vicenda, squallida e sicuramente non inconsueta in contesti di particolare degrado sociale, consente ancora una volta di richiamare fortemente l’attenzione su chiunque, vittima o testimone, venga a conoscenza di violenze domestiche e contro le donne: non chiedere aiuto, o trincerarsi dietro un muro di omertà, equivale a dar man forte a chi vigliaccamente picchia o maltratta i propri cari ed implicitamente a permettergli di continuare a farlo senza limite. Chiamare il 112 può e deve essere la risposta giusta per richiedere aiuto: i Carabinieri interverranno immediatamente».

Giuseppe Frandina

Giuseppe