L’Amministrazione risponde alle accuse di L’altra Petilia e del Circolo PD Pagliarelle-Camellino

L’Amministrazione risponde alle accuse di L’altra Petilia e del Circolo PD Pagliarelle-Camellino

Risponde il sindaco Amedeo Nicolazzi e la Giunta comunale alla nota ad opera del neo movimento “L’altra Petilia” e Circolo PD Pagliarelle-Camellino sulla viabilità, uscita qualche giorno fa sulla stampa e anche tramite manifesti.
Attraverso la nota dell’Amministrazione si apprende che quello utilizzato dal neo movimento e dal Circolo PD è «un manifestino abusivo, così come abusivo il simbolo del Partito democratico Pagliarelle Camellino che è stato utilizzato»
Riguardo all’accusa che si fa all’attuale Amministrazione secondo la quale nessun progetto per intervenire sul tratto stradale della SP 58 sia stato presentato alla Provincia di Crotone ne ad altri Enti il sindaco Nicolazzi e la sua Giunta rispondono che i consiglieri che sono dietro il manifestino avrebbero potuto «chiedere in Comune la documentazione relativa ai ben 12 progetti presentati alla Regione Calabria, alla Protezione Civile Nazionale e Regionale nonché alla struttura Italia Sicura di Roma tra i quali quello relativo alla SP 58 oggetto pretestuoso del citato manifestino».
Chiarito questo nella nota pubblicata dall’Amministrazione la stessa passa a parlare della «novità politica che si vuole proporre alla nostra amata cittadina» e l’accusa di «costruire ad arte false verità per il solo fine di discreditare l’avversario politico». Inoltre sempre nella nota riguardo ai componenti de “L’altra Petilia” e del Circolo PD Pagliarelle-Camellino si sottolinea «è da dire che è molto strano agli occhi non solo degli scriventi ma anche dei cittadini questa strana, stranissima alleanza perché, a prescindere dalle sigle utilizzate, sappiamo benissimo tutti chi si cela dietro i due simboli utilizzati e già questo ha posto molti interrogativi che la gente ha saputo già ben interpretare. Quando due parti totalmente contrapposte, non solo a livello politico ma a livello personale, che fino a pochi mesi fa esprimevano liberamente pareri a dir poco diffamatori sulle rispettive qualità personali e morali l’uno dell’altro decidono di intraprendere un percorso insieme cortesemente non venite a parlarci di bene comune o bene del paese».

Giuseppe Frandina

Giuseppe