CALABRIA: LA REGIONE INVESTE NEL DIGITALE MA DIMENTICA LE INFRASTRUTTURE PER I CITTADINI

CALABRIA: LA REGIONE INVESTE NEL DIGITALE MA DIMENTICA LE INFRASTRUTTURE PER I CITTADINI

Ebbene sì, un primato positivo ed innovativo spetta di diritto alla Calabria. Secondo il rapporto redatto da SosTariffe.it il Sud della Penisola risulta essere più coperto dal cosiddetto “futuro della connessione”: la fibra ottica. Da qualche anno ormai si sta investendo in questa direzione che ha il vantaggio di assicurare agli utenti una velocità di connessione maggiore. Lo studio condotto da SosTariffe, su un campione di 7.669 comuni italiani, ha evidenziato come la regione maggiormente coperta sia proprio la Calabria; il 56,67 % dei comuni calabresi viene raggiunto da fibra ottica con un velocità media in download di 49,98 Mbit/s. A seguire troviamo la Campania con il 41%, la Toscana //( 36,6%), la Puglia (35,2%) e la Sicilia (33,4%). Il Veneto, invece, risulta essere la prima classificata tra le Regioni del Nord.
Ad incentivare questo primato sono stati i “Bandi EuroSud” volti a realizzare un’espansione di fibra pari al 70%. Nel 2015 il presidente della Regione, Mario Oliverio, intervenendo a Falerna al convegno sul tema Lo sviluppo della Calabria viaggia sulla banda ultralarga: “Tutti i Comuni saranno connessi entro il 2016”. “Le infrastrutture per il digitale – ha aggiunto – sono al centro della nostra proposta di governo”. Bene, promessa mantenuta.
Qualche cittadino indignato potrebbe avanzare, giustamente, una considerazione. Da anni il territorio calabrese, in modo particolare il crotonese, risulta afflitto dalla mancanza di infrastrutture idonee: strade, aeroporti e ospedali in primis. Sarebbe opportuno assicurare delle migliori condizioni infrastrutturali alla popolazione: strade adatte alla viabilità dove l’automobilista non è costretto a fare degli scongiuri ogni qual volta entra nella sua autovettura; aeroporti efficienti con collegamenti presenti durante tutto l’arco della giornata; ospedali all’avanguardia con personale qualificato. Il cittadino indignato non chiede molto, solo il rispetto dei diritti garantiti dalla Costituzione. È necessario far “navigare” i cittadini tra infrastrutture idonee e magari, successivamente, pensare ad ampliare la velocità di navigazione degli stessi.
Gianmarco Crugliano

Giuseppe Frandina

Giuseppe