Polo Scolastico Petilino: Più Petilia chiede la convocazione di un Consiglio Comunale

Polo Scolastico Petilino: Più Petilia chiede la convocazione di un Consiglio Comunale

I consiglieri di Minoranza del gruppo “Più Petilia” per la questione del Polo scolastico petilino hanno chiesto la convocazione di un Consiglio comunale straordinario, urgente ed aperto con la presenza dei vertici e dei tecnici della Provincia di Crotone, delle Dirigenze scolastiche delle due Scuole interessate, delle rappresentanze dei docenti, del personale ATA, dei genitori e degli studenti delle due Scuole interessate, nonché alla presenza delle civiche e libere Associazioni, da tenersi in un orario pomeridiano al fine di consentire la più ampia partecipazione possibile, evitando di intralciare le quotidiane attività didattiche, per dibattere insieme sul tema: “Quale futuro per il polo scolastico petilino che dovrebbe ospitare il Liceo Scientifico R. L. Satriani e la Scuola del legno, dell’arte e dell’arredamento?”.
Nella nota, dalla quale si apprende la richiesta della convocazione del Consiglio comunale straordinario, a firma dei consiglieri: Simone Saporito, Vincenzo Calaminici e Carmelo Garofalo, si legge “Nel terzo millennio, in un Paese evoluto e dopo tanti soldi pubblici spesi, è mai possibile che non riusciamo, mediante l’ausilio di tecnici esperti, a consegnare alla cittadinanza di Petilia Policastro una Scuola sicura, agibile ed al passo con i tempi? La questione del Polo Scolastico petilino non può restare così come si trova attualmente! Ad ogni costo bisogna trovare una soluzione definitiva per il bene nostro e delle future generazioni.
La Presente, dopo diverse segnalazioni da parte di liberi cittadini, che vivono sulla loro pelle, quotidianamente, i disagi ed i disservizi di una stagione politico-amministrativa legata alla spartizione delle poltrone e del potere a discapito della collettività tutta. Come Amministratori della Cosa Pubblica, in qualità di Consiglieri Comunali, portavoci delle Istanze dei nostri concittadini abbiamo l’obbligo morale e politico di dibattere insieme all’Ente Provincia su tale importante e delicato argomento, ben consapevoli che la titolarità dell’opera e la relativa responsabilità verte sull’ente provinciale. La popolazione ormai è stufa dei continui e miracolosi annunci, delle recriminazioni e degli attacchi frontali alle Istituzioni senza trovare, in modo umile e responsabile, a livello istituzionale e politico, una soluzione primaria e fondamentale per l’intera collettività”.

Giuseppe Frandina

Giuseppe