Chiesti oltre 250 anni di carcere per gli imputati nell’operazione “Tabula Rasa”

Chiesti oltre 250 anni di carcere per gli imputati nell’operazione “Tabula Rasa”

Il sostituto procuratore della Dda di Catanzaro, Domenico Guarascio, ha chiesto ventotto condanne nei confronti dei ventotto imputati, coinvolti nell’operazione “Tabula Rasa” e accusati a vario titolo di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione ai danni di imprenditori e commercianti, spaccio e violazione in materia di armi. 

Le condanne richieste, che vanno dai 17 ai due anni di reclusione, ammantano a più di 250 anni.
L’operazione “Tabula rasa”, realizzata nel maggio del 2014 dai Carabinieri del Comando provinciale di Crotone, con l’impegno diretto della Compagnia dell’Arma di Petilia Policastro, è partita da un grosso giro di estorsioni che sarebbero state perpetrate contro commercianti e imprenditori edili e agricoli.
Dalle indagini sarebbe emerso che, gli imputati – che secondo gli investigatori appartenevano ad alcune cosche di Petilia e della provincia – sarebbero riusciti ad imporre un vero e proprio monopolio nei vari settori della vita economica del crotonese, in particolare in quello agricolo per quanto riguarda il commercio dell’uva e delle castagne. Le ritorsioni nei confronti di chi non accettava le estorsioni sarebbero state realizzate attraverso diversi atti intimidatori come mezzi di lavoro dati alle fiamme e raccolti distrutti.

Le richieste del Pubblico Ministero, nello specifico, sono state le seguenti:
Carmelo Astorino, 3 anni di reclusione; Francesco Astorino, 10 anni di reclusione; Leonello Astorino 3 anni; Salvatore Astorino, 3 anni; Domenico Bruno, 2 anni; Massimo Carvelli, 14 anni; Giovanni Castagnino, 14 anni; Giuseppe Ceraudo, 14 anni; Salvatore Comberiati, 14 anni; Diego Garofalo, 14 anni; Francesco Garofalo, 17 anni e sei mesi; Giuseppe Garofalo, 9 anni; Mario Garofalo, 8 anni; Domenico Ierardi, 3 anni, Tommasino Ierardi, 14 anni; Emilio Lazzaro, 8 anni; Luigi Lechiara, 14 anni; Pasquale Manfreda, 16 anni; Giuliano Mannolo, 10 anni; Mario Mauro, 10 anni; Domenico Pace, 3 anni e sei mesi, Giuseppe Pace, 14 anni; Michael Pace, 16 anni; Guido Scalise, 3 anni; Giuseppe Scandale, 14 anni; Vincenzo Teti, 4 anni; Vona Giuseppe, 5 anni.

Giuseppe Frandina

Giuseppe