Più Petilia per il ripristino dei servizi del Poliambulatorio di Campizzi
I Consiglieri Comunali del Gruppo di Minoranza “Più Petilia”, Vincenzo Calaminici, Simone Saporito e Carmelo Garofalo, sollecitati da moltissimi cittadini del comune di Petilia Policastro e dei comuni limitrofi, per la grave situazione venutasi a creare al Poliambulatorio di Campizzi, hanno inviato una richiesta. La richiesta è stata indirizzata, ad ognuno per la propria competenza, alla presidente della Regione Jole Santelli, al Commissario Ad Acta Dipartimento Tutela della Salute, Politiche Sanitarie della Regione Calabria, Gen. Saverio Cotticelli, al Direttore
Azienda Sanitaria Provinciale di Crotone
Avv. Francesco Masciari, al Presidente
Comitato dei Sindaci del Distretto di Mesoraca Dott. Nicola Belcastro.
I consiglieri fanno notare che dal periodo di chiusura causato dall’epidemia Covid-19 ad oggi, i servizi svolti nel Poliambulatorio di Campizzi, Distretto di Mesoraca, “come da comunicazioni affisse pubblicamente, subiscono delle interruzioni per cui non viene garantita alcuna assistenza e non si possono effettuare neanche le prenotazioni delle visite” .
“Le persone vengono lasciate per ore all’esterno della grande struttura poliambulatoriale, sotto il sole ed al caldo e, dopo interminabili file ed ore di attesa, i cittadini sono obbligati, loro malgrado, a rientrare a casa senza aver potuto effettuare o (addirittura) prenotare la visita e quindi si vedono costretti a ritornare per “tentare” nuovamente, in un altro giorno, l’effettuazione o la prenotazione della visita; il problema sopra esposto crea gravi disagi a tutti i cittadini, affetti da tante e gravi patologie, nonché gravi pericoli per la salute pubblica e l’incolumità dell’intera comunità.
Le problematiche di cui all’oggetto, possono essere oggetto di diverse manifestazioni popolari, pubbliche e pacifiche che gli stessi si riservano di organizzare”.
I consiglieri chiedono “Alle S. V. Ill.me, ciascuna per le proprie competenze, di voler intervenire tempestivamente per porre fine a questo triste stato di cose.
I cittadini hanno il diritto di usufruire di un servizio sanitario di pari livello a quello degli altri Distretti della Regione e delle altre Regioni.
Le persone devono essere libere di scegliere, non obbligate, se effettuare la visita a pagamento (intramoenia) o utilizzando il ticket di cui hanno diritto.
La popolazione tutta deve poter attendere in luoghi consoni e non sulla strada, sotto il caldo cocente ed il sole bollente dei giorni estivi.
Infine si evidenzia l’urgenza e la necessità improrogabile, alla luce anche del Decreto Legislativo “sblocca cantieri”, di appaltare i lavori, già finanziati, per riqualificare l’intera Struttura Sanitaria come “Casa della Salute”, non possiamo perdere questa ulteriore opportunità che ci viene imposta dalla riorganizzazione nazionale del servizio sanitario, soprattutto territoriale, al fine di dare adeguate garanzie ai numerosi pazienti bisognevoli di cure”.