L’Avis di Petilia ha festeggiato i suoi primi 20 anni di vita

L’Avis di Petilia ha festeggiato i suoi primi 20 anni di vita

In una biblioteca comunale strapiena, si è svolta la Festa del Donatore, organizzata dalla sede petilina “Tommaso Ierardi” dell’Avis in occasione dei festeggiamenti per i suoi vent’anni di attività.
L’incontro è stato aperto dallo storico presidente Gaetano Porreca che sinceramente commosso ha voluto innanzitutto consegnare i riconoscimenti a Sara, Dario, Massimo, Mauro e Mimmo, cinque donatori prematuramente scomparsi negli ultimi tempi. In particolare nel ritirare il riconoscimento per la moglie Sara, socia e sostenitrice della sede petilina dell’Avis fin dalla sua nascita, il marito Marcello Caruso ha rivolto ai giovani presenti un appello a diventare senza paura donatori di midollo; una donazione questa, oggi più che mai, insieme a quella del sangue, che risulta necessaria e preziosa.
Alla festa hanno preso parte diversi amministratori petilini ai quali si è aggiunto anche il Sindaco Nicolazzi.
Entusiastiche le espressioni di compiacimento da parte del presidente provinciale dell’Avis Rosario Macrì per il lavoro svolto dalla sede di Petilia nei suoi vent’anni di attività che a suo dire “si è sempre contraddistinta non solo per la quantità di sangue raccolta, ma soprattutto per il clima di famiglia che ha saputo creare al suo interno e intorno a sé”.
Durante la serata, oltre al conferimento di più di 200 attestati di benemerenza ai donatori più fedeli, è stata consegnata alla giovane Simona Carvelli la tessera numero 1000.

Giuseppe Frandina

Giuseppe