Il suino nero di Calabria nell’azienda Lavigna

Il suino nero di Calabria nell’azienda Lavigna

Il racconto di un giovane imprenditore

Luigi Schipani: un giovane alla guida dell’azienda di famiglia

Quella di Luigi Schipani, giovane imprenditore di 28 anni, è una bella storia di imprenditoria giovanile e di fiducia verso il proprio territorio. Luigi ha rinunciato agli studi che gli avrebbero consentito di raggiungere altri traguardi per portare avanti l’azienda di famiglia: Azienda agricola Lavigna. La forza dell’azienda di famiglia di Luigi, che si occupa di più settori agricoli, è il suino nero di Calabria, progetto che gli ha permesso di partecipare nel 2009 ai PSR Calabria e di consorziarsi con “Suino nero di Calabria”, il consorzio calabrese con riconoscimento ministeriale. La storia di Luigi e di come ha portato avanti l’azienda di famiglia, che in passato apparteneva al nonno materno, è molto particolare. Il giovane ha lasciato Roma, città in cui studiava, per risolvere alcuni problemi dell’azienda del nonno. Dopo la loro risoluzione ha deciso di restare definitamente. Tale scelta ha sorpreso lo stesso Luigi che ha detto «Avevo sempre pensato di contribuire alla crescita dell’azienda, ma credevo che questa sarebbe stata un’attività secondaria alla mia professione, quella dell’avvocato, e invece mi ritrovo a gestire un’azienda come principale attività lavorativa». Luigi, nel raccontare di come si è trovato a gestire l’azienda, che orgogliosamente porta il nome del nonno, ha spiegato che la conformazione del terreno su cui insiste l’azienda, sita in località Montano, era ottima per l’allevamento del suino nero. «Scegliere l’allevamento del suino calabrese era un modo per dimostrare il mio attaccamento nei confronti della mia terra» e da questo attaccamento deriva il suo desiderio di dare un contributo per vederla crescere. Il giovane imprenditore si rammarica di non aver ereditato le competenze del nonno «Tutto quello che sapevo all’inizio l’ho rubato con gli occhi a mio nonno, senza che lui direttamente mi insegnasse nulla, per certi versi sono partito da zero». Il bisogno di maggiori competenze per migliorare la sua azienda non ha mai fermato Luigi che si è impegnato giorno dopo giorno per una buona riuscita. Nella storia dell’azienda Lavigna ci sono state anche molte difficoltà dovute soprattutto al poco supporto che si riceve dagli enti, alle lungaggini burocratiche e alla cattiva informazione. Contento di aver portato avanti l’azienda di famiglia, Luigi rivela «È stata una sfida con me stesso e dopo tante rinunce sono soddisfatto della riuscita. L’unica cosa di cui sono dispiaciuto è che mio nonno non ha avuto la fortuna di vedermi realizzato».

Giuseppe Frandina

Giuseppe