Il Sindaco Nicolazzi replica alle accuse del pentito Pace
Il Sindaco di Petilia Policastro, Amedeo Nicolazzi, durante una conferenza stampa convocata a seguito di un articolo de Il Quotidiano del Sud in cui sono state riportate alcune gravi accuse da parte del collaboratore di giustizia petilino Pace in riferimento all’ultima campagna elettorale, si dichiara amareggiato e stupito.
Per lui le dichiarazione rese dal collaboratore di giustizia Pace non solo “non rispondono in maniera assoluta al vero” ma si collocano “fuori dalla realtà”.
Il Sindaco afferma di conoscere di vista sia Pace che Castagnino ma ribadisce con forza di “non aver mai chiesto voti né a loro né ad altri cittadini”.
Ci tiene a sottolineare inoltre come la sua campagna elettorale sia stata incentrata “sul ripristino della legalità e sull’idea di costituire delle cooperative sociali per la gestione delle castagne e dell’uva”.
Ricorda che già durante la campagna elettorale è stato oggetto di intimidazioni e tentativi di aggressione e due gravi episodi verificatesi subito dopo la sua elezione a Sindaco che riferisce indirizzati anche alla sua persona: l’incendio dell’isola ecologica e i gravi danneggiamenti ad alcune proprietà del capogruppo di Buongiorno Petilia, a cui furono recapitate tra l’altro alcune teste di animali mozzate.
Infine il Sindaco comunica che in data odierna, per difendere l’onorabilità sua e della sua famiglia, ha presentato formale denuncia nei confronti del pentito Pace e nello stesso tempo ha chiesto di essere sentito al più presto dal Procuratore della Repubblica dott. Guarascio, rendendosi disponibile “sin da subito ad un confronto con chiunque affermi tali falsità”.