Covid a Petilia, Mesoraca e Roccabernarda: si chiedono maggiori restrizioni

Covid a Petilia, Mesoraca e Roccabernarda: si chiedono maggiori restrizioni

Fernando Militerno, in qualità di Presidente del Consiglio Comunale di Petilia Policastro, Antonio Piro, in qualità di Presidente del Consiglio Comunale di Roccabernarda, Teresa Ferrazzo, in qualità di Presidente del Consiglio Comunale di Mesoraca, hanno inviato una richiesta al Prefetto di Crotone, al presidente Occhiuto, al commissario dell’Asp di Crotone, al direttore del dipartimento prevenzione, oltre che ai Carabinieri e al Suem di Crotone, per avere maggiori restrizioni nei tre comuni dell’Alto Marchesato, vista l’impennata di casi positivi al Covid 19.

Si fa presente come a livello nazionale nella giornata di ieri si sono registrati 98.020 nuovi casi, 136 morti ed un tasso di positività del 9,5%. Un record, in peius, fino a data corrente. Non meno preoccupate la situazione Regionale con un +1.590 nuovi casi in un giorno e con il 12,44% di positività dei tamponi processati.

Nella richiesta si legge “Ricordando che per passare dalla zona “gialla” a quella “arancione” è necessario che si verifichi un’incidenza settimanale dei contagi pari o superiore a 150 ogni 100.000 abitanti e aver contestualmente superato i limiti di occupazione dei posti letto di area medica e terapia intensiva prevista per la zona gialla. Ci preme sottolineare che l’ulteriore aumento di ricoveri registrati ieri (+18), nonostante l’incremento dei posti letto disponibili, oggi, con 313 ricoverati nei reparti abbiamo quasi raggiunto il valore soglia di occupazione degli ospedali, che prevede proprio il passaggio in una delle “zone” più ad alto rischio; anche se le terapie intensive (+4 ieri, 28 in totale) restano ancora con un piccolo margine che però si assottiglia di giorno in giorno”.

“Nello specifico le nostre comunità, nelle ultime due settimane stanno subendo un’impennata pericolosa della curva dei contagi, tanto che negli ultimi giorni si registrano file di alcuni metri, da parte dei cittadini di tutte le età, al di fuori delle Farmacie e dei Laboratori idonei all’effettuazione dei test rapidi, con addirittura una carenza nel reperire gli stessi da parte dei titolari delle medesime attività. Siccome i cittadini dei nostri Comuni, contigui, tra di loro hanno forti legami commerciali, affettivi e di parentela, è facile comprendere come sia “saltato” letteralmente il meccanismo del tracciamento dei contagi.

Tutto ciò, purtroppo, viene peggiorato dall’utilizzo sempre più diffuso dei cosiddetti tamponi rapidi “fai da te” venduti in Farmacia, che permettono la mancata denuncia all’autorità sanitaria dei positivi al Covid-19, per averne conferma basta controllare i dati di vendita delle singole attività.

Il quadro della situazione sopra descritto, porta inoltre all’ASP un sovraccarico di lavoro insostenibile con le risorse ad oggi a disposizione, ed una conseguente insufficiente soddisfazione delle richieste di tampone molecolare per le quarantene fiduciarie attive, con tutto ciò che ne comporta, come ad esempio la mancata assistenza da parte delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale agli ammalati, oltre che negli interventi per mettere fine ai periodi di quarantena. Questo ha creato un gap importante tra i numeri (dei positivi) forniti dai test rapidi antigenici effettuati nelle predistposte sedi e quelli comunicati dall’ASP alle autorità Comunali, generando maggiore confusione sui dati al fine di un’oggettiva valutazione della situazione sanitaria reale che ogni Paese sta vivendo nelle ultime ore; inficiando di conseguenza tutte le potenziali decisioni da poter e dover prendere per opportunità sanitaria, applicando selettivamente misure più restrittive in determinate aree, vista la circolazione di varianti di SARS-CoV-2 che sta determinando un rischio alto di diffusività, rappresentando un pericolo per l’incolumità della cittadinanza, soprattutto per alcune fasce di essa”.

Per questo Militerno, Piro e Ferrazzo chiedono “in vista delle prossime festività di fine anno e dell’Epifania, di intervenire con misure più stringenti e implementando i controlli sul territorio, in aggiunta ai già annulati eventi da parte delle Amministrazioni Comunali in questione, al fine di evitare episodi di assembramento della popolazione, che determinerebbero una pericolosa ed ulteriore impennata della curva dei contagi che avrebbe delle ricadute gravose sui presidi ospedalieri cittadini. Oltre ad un sollecito all’Azienda Sanitaria Provinciale nel mettere in atto tutte le necessarie misure per far si che si riesca ad eliminare il gap con i privati, intervenendo tempestivamente nel servire il cittadino e allineare così i valori dei dati, in modo da renderli certi, affidabili e valutabili al fine dell’attività decisoria delle Autorità preposte”.

Filomena Ierardi

Filomena Ierardi