Aeroporto Sant’Anna: ennesimo consiglio comunale. Servono piani concreti

Aeroporto Sant’Anna: ennesimo consiglio comunale. Servono piani concreti

Come si fa a spiegare a un qualsivoglia cittadino italiano le tempistiche cui in crotonese deve attenersi per viaggiare in Italia senza un aeroporto?
In effetti non si spiega, perché la stanchezza di un crotonese la noti a mille miglia di distanza, quando esausto, sarà sceso dal suo bus: l’unico mezzo a disposizione da queste parti. No alle stazioni, no agli aerei, un gioco al massacro oramai che continua da mesi privando la costa ionica del diritto alla mobilità. Per non parlare dell’altra faccia della medaglia ossia i turisti i quali giungono nella vicina Lamezia e poi proseguono il loro viaggio della speranza in autobus. Insomma, per partire dalla città di Pitagora e per arrivare qua occorrono minimo sei/sette ore. Un’amara vicenda che vede il territorio crotonese isolato dal mondo.
Il Consiglio Comunale di oggi
L’ennesimo consiglio comunale di stamane è servito a ricordare alla cittadinanza che l’aeroporto è un bene collettivo irrinunciabile. E questo si era capito illo tempore. Quello che non è stato ancora compreso, è quando. Il Presidente del Consiglio Comunale fa leva su temi oramai arcinoti. “La vicenda dell’aeroporto è una vicenda complessa che richiede forte coesione sociale” spiega e aggiunge- ca va sans dire- “bisogna lavorare congiuntamente, fare squadra, superare atteggiamenti di chiusura”.
Il “Comitato Cittadino Aeroporto di Crotone” aveva chiesto l’illustrazione del programma di Sacal, cui si è cercato di rispondere, affinché la cittadinanza ne prendesse atto.
Gli interventi
Presenti al Consiglio straordinario –oltre al Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, il Sindaco Ugo Pugliese, la consigliera regionale Flora Sculco, la sottosegretaria Dorina Bianchi, i sindaci dei comuni in Provincia- il Presidente di Sacal, Arturo De Felice.
De Felice, a capo della società che dovrà occuparsi della gestione aeroportuale crotonese, dichiara come in questo momento sia necessario mantenere la calma ed evitare inutili pressing. A quel punto presumibile la bagarre scattata in aula per opera dei cittadini, logorati, evidentemente, dalla perdurante attesa. Il Presidente assicura di avere a cuore Crotone e parla di alcune trattative in corso con compagnie straniere che consentiranno di riprendere i voli giornalieri verso le principali città italiane e anche oltre confine. “Le cose vanno fatte bene. Siamo a buon punto, in virtù del fatto che l’aeroporto pitagorico non può essere uno scalo solo per voli charter” dice.
Ne è convinta pure Flora Sculco che si rivolge all’assise ricordando la storia del Sant’Anna e il fallimento risalente a un anno e mezzo fa. “Sacal deve riaprire l’aeroporto senza ma e senza se” asserisce la Consigliera, convinta del fatto che Crotone non abbia ricevuto la giusta attenzione.
Il primo cittadino ricorda le potenzialità della struttura la quale insieme al porto rappresentano un barlume di rinascita economica per l’intero territorio. Si parla di “Patto per la rinascita economica dell’aeroporto dello Ionio”. Tre gli aspetti per Pugliese da considerare: in primis, l’immagine di un aeroporto forte da lanciare alle compagnie aeree; poi la riassunzione degli ex dipendenti Sant’Anna e, infine, il potenziamento di una struttura che rischia di essere depreziata dalla lunga inattività.
Interviene Oliverio che giudica discutibile le gestioni aeroportuali precedenti. “Non abbiamo rinunciato all’obiettivo. Mi sono affidato a una persona nuova per rilanciare il sistema calabrese, con cui stiamo valutando le proposte pervenute sino a ora”. Il Presidente specifica, altresì, che una gestione unitaria dei tre aeroporti presuppone una razionalizzazione economica. C’è dunque un’apertura da parte della Regione Calabria e la volontà di lanciare l’aeroporto di Crotone in tempi brevissimi.

Giuseppe Frandina

Giuseppe