Legambiente sul Vergari: È uno scrigno di biodiversità

Legambiente sul Vergari: È uno scrigno di biodiversità

Con un comunicato stampa il Circolo Legambiente Valle Tacina ritorna a parlare del fiume Vergari di Mesoraca.

“Il fiume Vergari – scrive Legambiente -rappresenta uno scrigno di biodiversità che attraversa l’abitato di Mesoraca, in un territorio purtroppo devastato dall’abusivismo edilizio. Da oltre venticinque anni, Legambiente e il mondo della scuola portano avanti un impegno costante per la tutela di questo corso d’acqua, un’area di grande valore naturalistico che avrebbe dovuto essere al centro di politiche di conservazione più incisive”.
“Nel 1997, l’ex Istituto Magistrale di Mesoraca promosse la prima azione concreta per la salvaguardia del fiume, con il progetto Parco Fluviale del Vergari, un’iniziativa che ottenne un premio nazionale di Legambiente e che propose la creazione di un’area protetta. In quegli anni, la sensibilità ambientale era ancora molto limitata: mentre la scuola proponeva la tutela del fiume, l’amministrazione comunale dell’epoca progettava parcheggi nell’alveo del Vergari. Quell’intervento, fermato dall’Autorità di Bacino, finì sulla prima pagina de La Repubblica il 13 settembre 2000, all’indomani della tragedia del camping Le Giare di Soverato”.

“Oggi, dopo anni di battaglie, il fiume Vergari è incluso nella Riserva Naturale Regionale del Vergari, istituita anche grazie al lavoro dell’Associazione La Maruca. Nell’ambito del PNRR si sta ora realizzando un intervento di risistemazione dei vecchi muri ad arco. L’amministrazione comunale, ente gestore della Riserva, ha chiarito che l’opera ha ottenuto i necessari pareri di conformità (idrogeologico, paesaggistico e ambientale) e che prevede anche l’impiego di tecniche di ingegneria naturalistica”.

“Tuttavia, condividiamo le preoccupazioni espresse da cittadini ed esponenti politici locali: un muro in cemento, seppur rivestito in pietra, non può essere considerato un’opera di ingegneria naturalistica in senso stretto. Se l’obiettivo era la sicurezza idrogeologica del sito, forse sarebbe stato opportuno valutare soluzioni più integrate con il contesto naturale, considerando che una delle sponde è già di natura granitica e quindi più resistente all’erosione.
Un altro tema centrale, spesso trascurato, è quello della qualità delle acque del Vergari. Le acque reflue del Comune di Mesoraca sono state collettate verso il depuratore di Foresta di Petilia Policastro, che, nonostante sia stato completato da oltre dieci anni, non è mai entrato in funzione. Questo rappresenta un grave problema ambientale e sanitario, che si somma alla presenza di scarichi illegali nel fiume, una realtà che richiede interventi urgenti di monitoraggio e repressione.
Legambiente Valle Tacina continuerà a vigilare su ogni intervento che riguarda il Vergari, affinché si garantisca la tutela effettiva di un ecosistema tanto fragile quanto prezioso. La riqualificazione del fiume non può limitarsi a interventi strutturali, ma deve includere un’efficace politica di depurazione delle acque e di contrasto agli scarichi abusivi. Il Vergari deve essere un simbolo di rinascita ambientale, non un’occasione mancata”.

Filomena Ierardi

Filomena Ierardi