RISPOSTA ALL’ ARCH TROVATO ED AL SINDACO DI PETILIA POLICASTRO

RISPOSTA ALL’ ARCH TROVATO ED AL SINDACO DI PETILIA POLICASTRO

Riceviamo e pubblichiamo

Con il presente comunicato vogliamo rispondere in primis alle deduzioni fornite dall’Arc. Trovato, tecnico comunale e poi alle calunniose parole proferite dal Sindaco del Comune di Petilia Policastro. Intendiamo innanzi tutto ricordare al Sindaco che quando proferisce parola pubblicamente lo fa da primo cittadino di Petilia per cui sarebbe quantomeno doveroso, per la figura istituzionale che ricopre, utilizzare un linguaggio più rispettoso per tutti i suoi cittadini. Affermazioni del tipo “Meschini… incompetenti…da gente vigliacca non ci si può aspettare nulla di buono”, sono infatti tacciabili di denuncia- querela, ma stia tranquillo, non adiremo le vie legali, anche se potremmo ricorrervi a pieno titolo. Vogliamo ricordare ai cittadini di Petilia Policastro che dopo le giuste ed opportune considerazioni che la nostra associazione ha manifestato con un volantino circa il diverso utilizzo dei soldi destinati al rifacimento del tetto del Santuario della S. Spina, il tecnico comunale, Arch. Francesco Trovato, ha pensato bene di scendere nell’agone politico e giustificare le scelte dell’attuale amministrazione, dimostrando un attaccamento al proprio lavoro che non ha precedenti nella storia petilina, visto che in tempo reale ha stilato una relazione da utilizzare come controinformazione al nostro volantino. Tuttavia, proprio per la celerità e la fretta con cui ha proceduto, la sua relazione lascia un po’ a desiderare. Infatti, da una parte sostiene che il finanziamento sarebbe andato perso se i soldi fossero stati previsti per ristrutturare il tetto, in quanto il tetto non farebbe parte del percorso storico religioso, però dall’altra, anziché la somma originaria prevista, lascia per la relativa ristrutturazione solo la misera somma di € 15.000,00. E comunque, così facendo, inconsapevolmente, conferma che la precedente amministrazione le somme per la ristrutturazione del convento ce le aveva messe tutte. Caro architetto, o il Santuario non rientra nel percorso storico religioso o ci rientra. Se non ci rientra non ci si può spendere nemmeno un euro poiché è il principio quello che conta e non il costo dei lavori!!! Quanto alla seconda frettolosa questione affrontata, l’architetto Trovato dovrebbe spiegare come mai il Santuario della Sacra Spina non rientra nell’itinerario storico religioso mentre vi rientrerebbe, non si capisce a che titolo e per quale storia sconosciuta ai molti, solo la parte finale di Via Magna Grecia. Così come deve spiegare il perché ad oggi non ha ancora utilizzato il finanziamento ricevuto dalla Regione Calabria con la legge 24/87 per il completamento della stessa Via M. Grecia. Spieghi inoltre per quale motivo il titolo, il quadro economico e la stessa finalità del progetto approvato dalla giunta Fera con delibera del 12.12.2011 n.119 “Riqualificazione e valorizzazione del Santuario della Santa Spina e del percorso religioso” sono stati modificati solo con una semplice determina del RUP? Ci corre l’obbligo infine di accettare il pubblico confronto richiesto dal Sindaco e lo invitiamo presso gli studi televisivi dell’emittente locale RTI per un confronto a tre, tra il sottoscritto, il Sindaco e l’ex assessore provinciale Lentini, da lui stesso citato in causa, al fine di poter confrontare le nostre ragioni con le sue, dando così modo, anche ai petilini emigrati, di poter stabilire CHI DICE LA VERITÀ E CHI NO.

Giuseppe Frandina

Giuseppe