Nicolazzi e Calaminici intervengono sulle proposte di Legambiente

Nicolazzi e Calaminici intervengono sulle proposte di Legambiente

Un incontro caratterizzato dalla pacatezza dei candidati

Un bel confronto di idee si è tenuto ieri nella biblioteca comunale di Petilia Policastro grazie all’iniziativa di Legambiente che ha portato nella stessa sala i due candidati a sindaco per riflettere su temi ambientali e strettamente locali. Presenti all’incontro, oltre ai candidati a sindaco Amedeo Nicolazzi e Vincenzo Calaminici, anche gli altri componenti della lista “Petilia prima di tutto” e “Più Petilia”.
“Una città diversa è possibile” questo il titolo dell’incontro organizzato da Legambiente e al quale ha partecipato il presidente regionale, Francesco Falcone; obiettivo dell’iniziativa è stato quello di proporre delle direttive da seguire per una città sostenibile, proposte che i candidati si sono pubblicamente impegnati a seguire firmando un documento che anticipa un protocollo tra Legambiente e la futura Amministrazione che sarà presentato a elezioni finite. In questo modo Legambiente sottolinea come voglia essere un’associazione vigile e operativa sul territorio.
Il presidente del Circolo petilino, Luigi Concio, ha illustrato brevemente ai due candidati le proposte dell’associazione del Cigno: riaffermare la partecipazione democratica dei cittadini; creare i presupposti per una città sostenibile e legale; pensare a più verde urbano, a parchi periurbani e alla viabilità. Inoltre, si è parlato della risorsa acqua, della raccolta differenziata, dell’abusivismo, del dissesto idrogeologico e del Parco Nazionale della Sila. Di sviluppo sostenibile per un nuovo rinascimento economico ne ha parlato Giacinto Berardi, socio legambientino e imprenditore agricolo. Berardi ha posto l’accento sull’importanza dell’agricoltura e ha proposto idee per sviluppare l’agroalimentare, che secondo lo stesso è la risorsa su cui i petilini devono puntare. Promuovere le produzioni tipiche, far uscire da Petilia il prodotto finito e attuare una cooperazione tra imprenditori e istituzioni sono proposte avanzate da Berardi. Prezioso è stato l’intervento del presidente Falcone che ha invitato i candidati a rifiutare i voti della mafia, a non dare false promesse soprattutto ai giovani e a riappropriarci della bellezza originale di Petilia Policastro.
Il candidato e attuale sindaco Nicolazzi riguardo all’abusivismo ha spiegato come la situazione di via Colla possa essere risolta, non saranno abbattute le case abitate, ma si penserà ad alleggerire le costruzioni dove ci sono appartamenti vuoti. Per quanto riguarda il problema dell’acqua si è a conoscenza che servono delle vasche di decantazione, ma allo stesso tempo è importante trovare i fondi per questo si è optato per delle mini centraline momentanee per risolvere il problema dell’acqua non sempre limpida. Riguarda al Parco secondo Nicolazzi è necessario che venga messo a disposizione un regolamento a cui tutti possano riferirsi e parlando anche a nome del candidato Calamici ha detto a gran voce che Petilia non ha bisogno dei voti della ‘ndrangheta.
Calaminici nel suo intervento ha detto che tante delle proposte legambientine sono contenute nel programma della sua lista come far sì che il Parco diventi vivibile, perché ora non lo è, infatti nei loro intenti c’è la volontà di aprire il Parco, senza antropizzarlo, ma rendendolo accessibile anche per un’imprenditoria sostenibile. C’è tanto da ripensare per la città, gli stessi territori vanno ripensati per un modo diverso si fare sviluppo; il modo di fare agricoltura va ripensato anche per evitare i soliti problemi che aumentano il dissesto idrogeologico. È normale anche per Calaminici che chi si candida deve ripudiare i voti della mafia altrimenti non ha senso fare politica.
L’incontro è stato positivo per la pacatezza con la quale ci si è confrontati, i candidati a sindaco hanno dimostrato come sia possibile dialogare proponendo idee diverse, ma che vanno a perseguire lo stesso obiettivo: cioè il bene comune. È questa la Petilia che tutti vogliono, quella in cui un confronto sia possibile, un confronto che non cada nella retorica politica; una Petilia dove è ancora possibile attaccarsi animatamente durante i comizi, ma dimostrare, poi, che a livello umano, quando a guardarsi in faccia sono i candidati di una e dell’altra lista, è possibile dialogare con serenità. Sembra scontato che tutto ciò sia alla base di una civiltà, ma non è sempre così e ieri nella biblioteca comunale, grazie anche al contributo di Legambiente, questo è stato possibile.

Giuseppe Frandina

Giuseppe