I cento fiori
Pubblichiamo una poesia scritta in occasione della Giornata della memoria. La poesia è stata scritta da uno studente delle Scuole Medie dopo che in classe si è parlato del campo di concentramento di TEREZIN in Cecoslovacchia, dove erano stati deportati 15.000 bambini e se ne salvarono soltanto 100.
La poesia è stata scritta sotto la guida della proff.ssa Rita Lepera.
I cento fiori
Nel ghetto di Terezin
furono portati molti fiori colorati
vennero rinchiusi tra i fili spinati
e dei loro colori vennero privati.
Molti bambini lavoravano in un cortile
e sembravano rinchiusi in un canile.
Il ghetto era chiamato “modello”
perché sembrava il più bello,
venivano infatti qui deportati
pittori, artisti e maestri appassionati.
Ai bambini l’allegria venne gettata via
e per molti ebrei uscire da lì fu un’utopia.
Alla fine sotto il cielo plumbeo di quel campo
solo cento fiori ebbero scampo
e tornarono ad amare la vita
con la speranza che mai più venisse recisa.
Giuseppe Nicotera
27.01.2016