Scuola del legno: aule gelide e studenti in protesta
È da oltre un mese che alcuni studenti e insegnanti dell’Istituto di Istruzione S. Secondaria “Margherita Hack” – Istituto Professionale AFI (Arredi e forniture d’Interni) di Petilia Policastro sono costretti a svolgere le lezioni in uno spazio creato nel laboratorio di esercitazione manuale sul legno. Ad essere spostata nel laboratorio è la classe III B. Banchi da lavoro e attrezzature del laboratorio sono state spostate, con l’aiuto dei collaboratori scolastici, ed isolate per permettere ai ragazzi di svolgere le loro lezioni nell’unico posto riscaldato, a differenza della loro aula, oramai “gelida e sigillata” a mo’ di “cella-frigorifera”.
Quella che doveva essere una soluzione assolutamente temporanea al problema si è, però, prolungata e così gli studenti hanno organizzato ed iniziato le proteste e lo sciopero.
Qualcuno tra gli insegnanti ha commentato “Credo sia semplicemente da considerarsi come l’aggiunta di un altro “brick in the wall”, un altro mattone nel muro, citando il famoso album dei Pink Floyd, e volendo intendere un’altra delusione molto demotivante per “l’alunno italiano” più genericamente inteso, che deve aggiungere alle oramai trascuratezze che investono la scuola italiana, esempio: mancanza di carta per le fotocopie di compiti e verifiche, prodotti igienici, attrezzature per la didattica, e quant’altro. In una scuola dove s’insegna cosa deve funzionare all’interno degli edifici, delle case, delle strutture, avere di base questi problemi sembra essere il paradosso dei paradossi. Davvero si dimostra poca serietà verso i ragazzi e verso chiunque vive in quel cosiddetto “mondo” chiamato Scuola. Mi auguro possa intervenire chi di competenza per visionare e risolvere al meglio il problema”.