Santa Messa di Mons. Angelo Panzetta rivolta alle associazioni ambientaliste: il “Pensare globalmente ed agire localmente” della Laudato Si’

Santa Messa di Mons. Angelo Panzetta rivolta alle associazioni ambientaliste: il “Pensare globalmente ed agire localmente” della Laudato Si’

“Il bene comune presuppone il rispetto della persona umana in quanto tale, con diritti fondamentali e inalienabili ordinati al suo sviluppo integrale. Esige anche i dispositivi di benessere e sicurezza sociale e lo sviluppo dei diversi gruppi intermedi, applicando il principio di sussidiarietà. Tra questi risalta specialmente la famiglia, come cellula primaria della società. Infine, il bene comune richiede la pace sociale, vale a dire la stabilità e la sicurezza di un determinato ordine, che non si realizza senza un’attenzione particolare alla giustizia distributiva, la cui violazione genera sempre violenza. Tutta la società – e in essa specialmente lo Stato – ha l’obbligo di difendere e promuovere il bene comune”. Con questi versi importantissimi della enciclica Laudato Sì di Papa Francesco, il vescovo dell’arcidiocesi di Crotone-Santa Severina Monsignor Angelo Panzetta ha voluto sottolineare l’importanza di un documento ecclesiastico di una lungimiranza ed importanza unica nella storia. Monsignor Panzetta si è voluto rivolgere alla società invitando le associazioni ambientaliste, tutte quelle organizzazioni di risorse umane pronte a dare il massimo per il progetto ecologista, un progetto di svolta per il bene comune. Una messa celebrata nella città dell’ingiustizia ambientale e sociale per eccellenza, in una provincia martoriata dal “disinteresse” politico e dalla speculazione criminale: Crotone. Fa veramente male vedere la città sommersa dai rifiuti, un attacco frontale alla salute dei cittadini prima che al decoro urbano di una città dalla storia invidiabile. Così la vecchia Kroton, dopo la questione ancora irrisolta della zona dismessa della Pertusola Sud, dei rifiuti tossici interrati e presenti nelle murature di case e scuole – grave violazione dei un altro grande diritto del cittadino quale l’autonomia e la proprietà privata, – è costretta a subire l’ennesimo torto. In verità le parole del vescovo parlano chiaro: parlano di un progetto, anche divino, che ci chiama in campo ad agire in prima persona anche nel nostro piccolo.

“Bisogna cambiare il nostro modo di pensare… l’entità divina non si trova in un altro cosmo, in un altro universo o in una terra alternativa, ma, avendo abbandonato i limiti spazio-temporali, Dio è coesistente, è sempre con tutti quanti Noi”, Monsignor Angelo Panzetta non rinuncia ad una spiegazione filosofico-cristiana profonda, volta a far conoscere l’aspetto più profondo dell’enciclica del Santo Padre. “Fede e responsabilità”, questi sono gli aspetti fondamentali da tenere bene a mente; molto spesso ci dimentichiamo di entrambe, mettiamo da parte tutto ciò che riguarda il bene comune, ed indirettamente facciamo un male a noi stessi, ai nostri cari, ai nostri figli. La spiegazione del vescovo è ben chiara, cinica e, per alcuni versi, ricca anche di speranza, perché nelle sue parole si percepiva una spinta ideologica e morale molto forte, che arriva indubbiamente nei cuori e nelle menti dei presenti alla messa. Tutti rigorosamente distanziati, indossando la mascherina. Una scena apocalittica, che per alcuni versi fa male: il nostro andare sempre di fretta, il nostro perenne disinteresse ci ha fatto perdere la strada da perseguire, quella dell’ecologismo integrale. Abbiamo visto quanto le conseguenze del nostro “andare sempre veloce” abbia influito nella fase emergenziale, aiutando a peggiorare la situazione causata dal coronavirus. Papa Francesco ha dimostrato un interessamento diverso che sta coinvolgendo numerosi giovani, lavoratori e cittadini che vogliono cambiare. Ecologismo vuol dire lavoro, vuol dire democrazia, vuol dire solidarietà umana e bene comune.

Aver assistito alla messa di Mons. Angelo Panzetta ha fatto bene proprio per permettere alle persone di iniziare a pensare in modo diverso, invitandole a leggere almeno qualche parte della straordinaria enciclica del pontefice, invitandole a cominciare ad assumersi più responsabilità, combattendo anche nel piccolo per contribuire alla causa e creare un mondo migliore per tutti quanti. Invito non solo rivolto ai cristiani, ma a tutti quanti: un invito sempreverde, potremmo dire, che vale in perpetuo e per l’universalità dei cittadini che compongono la società. Riusciremo a cambiare le cose nei nostri territori? Sì, ma bisogna pensare globalmente ed agire localmente; alla messa erano presenti numerose associazioni tra cui Legambiente Valle Tacina, tutte con un intento pulito e sano: quello di cambiare tramite una rivoluzione green e democratica. PASQUALE LAZZARO

Redazione Il Petilino

Redazione Il Petilino