Raccolta differenziata nel Crotonese ed Ecoreati: il Direttore Nazionale di Legambiente ne discute con gli studenti del Liceo R. Lombardi Satriani

Raccolta differenziata nel Crotonese ed Ecoreati: il Direttore Nazionale di Legambiente ne discute con gli studenti del Liceo R. Lombardi Satriani

Agire locale, ma pensare globalmente, è stato questo il Leitmotiv dell’incontro tenutosi ieri 13 gennaio nella biblioteca comunale di Petilia Policastro, alla presenza dei liceali e con la partecipazione del Direttore Nazionale di Legambiente Stefano Ciafani. Promuovere, dunque, sul territorio petilino la cultura della raccolta differenziata, ma farlo in un’ottica globale pensando alle ripercussioni positive sull’ambiente e, quindi, alla qualità della vita.
“E’ un problema culturale, di mancata sensibilizzazione” ha affermato la Dott.ssa Filomena Ierardi, moderatrice del convegno e membro della Segreteria regionale Legambiente Calabria. Sebbene la raccolta differenziata sia partita da due anni nel territorio di Petilia Policastro, c’è ancora molto da attuare, ad esempio una corretta informazione dei cittadini che devono comprendere il significato profondo delle loro azioni e, anzitutto, le conseguenze derivanti da talune scelleratezze. La Dott.ssa ha ricordato i vari abusi denunciati dal circolo all’interno del Parco Nazionale e riguardanti le discariche abusive a ridosso del fiume Tacina e del Torrente Monaca; inoltre, ha menzionato il Liceo Scientifico “Raffaele Lombardi Satriani” per l’encomiabile lavoro svolto nei confronti dell’ambiente. Un liceo green che ha attuato buone pratiche sostenibili nel corso del tempo e che ha ottenuto la nona bandiera verde quest’anno, grazie al programma Eco-School: un progetto internazionale dedicato agli istituti scolastici per l’educazione, la gestione e la certificazione ambientale.
Diversi gli interventi nel corso dell’appuntamento, come quello di Andrea Dominijanni, vicepresidente regionale di Legambiente, il quale ha asserito che “l’ecoreato non è più un reato di seconda classe” in virtù della tanta attesa legge 68/2015. La Dirigente del Liceo Raffaele Lombardi Satriani, Maria Ierardi, si è soffermata sull’importanza dell’opera pedagogica che la scuola deve prefiggersi in materia ambientale sollevando il problema delle migliaia di bambini che ogni anno si ammalano a causa dell’ecosistema. “E’ una responsabilità civica e collettiva”, secondo la preside. A seguire il vicesindaco Paola Carvelli ha letto una lettera del sindaco, assente per motivi istituzionali, nel quale emerge un concetto di “Bene comune” non ancora sedimentato nelle coscienze dei cittadini in relazione al territorio. All’assessore all’Ambiente Giuseppe Scordamaglia è invece toccato fare il punto della situazione sulla percentuale di differenziata che si attua nel comune di Petilia. E’ stato poi il turno di Carmine Scandale, già Ispettore Superiore del Corpo Forestale dello Stato, che ha posto l’accento su questi tempi moderni e sull’inquinamento quale frutto di un consumismo sfrenato. Il Prof. Luigi Concio, presidente del locale Circolo, ha introdotto, invece, gli interventi dei ragazzi sugli obiettivi 2017 ossia organizzare in maniera ottimale la raccolta differenziata nelle scuole, stimolare l’acquisto di materiale ecologico nelle classi, partecipare alle compagne a favore dell’energia rinnovabile.
Le conclusioni sono state affidate al Direttore Nazionale Stefano Ciafani soffermatosi sull’approvazione della legge contro gli ecoreati. “La legge sugli ecoreati è una legge cui il Parlamento ha lavorato per 21 anni. Fino ad un  anno e mezzo fa tutti questi reati erano di serie b e valevano meno del furto di una mela al supermercato- e aggiunge- da un anno e mezzo commettere un reato ambientale è un reato penale, si rischia fino a 15 anni di reclusione”. Ciafani ha infine risposto alle domande degli studenti e mostrato alcune immagini, ritraenti le discariche a Crotone, ricordando, oltretutto, l’inchiesta della magistratura negli anni 90’ sulle 30.000 tonnellate di rifiuti smaltiti illegalmente. «Quando si parla di ecoreati si parla di noi perché siamo noi a subire le conseguenze dei misfatti – ha spiegato in conclusione il direttore agli studenti – motivo per il quale dobbiamo essere sentinelle del territorio. Voi giovani potete essere custodi del territorio, utilizzando i mezzi che avete come gli smartphone potete fotografare le illegalità compiute e potete denunciare anche alla nostra associazione i reati che vengono perpetrati contro l’ambiente».

Giuseppe Frandina

Giuseppe