Presepe vivente a Camellino: per un giorno ricorda Betlemme
Quest’anno le vie della piccola frazione di Camellino si sono caricate di un’atmosfera natalizia decisamente nuova e piacevole. Si è svolta infatti nel pomeriggio di Capodanno la prima edizione del presepe vivente nel cuore del piccolo borgo e cioè nel Rione Scotoli, dove ci sono le abitazioni più antiche.
I preparativi sono cominciati molto presto, a metà settembre, per permettere un’organizzazione soddisfacente e avere il tempo di reperire alcuni strumenti particolari. Lo spirito di iniziativa è arrivato dai giovani della parrocchia Sant’ Antonio da Padova col sostegno di Don Argemiro.
Per un giorno Camellino si è trasformato nel luogo della santa Natività, con la sacra famiglia, i tre re magi, il terribile Erode con le sue matrone e odalische, i soldati, i classici pastori, la postazione dei legumi cotti e poi allevatori, fornai, falegnami, vinai, pasticciere, lavandaie, tessitrici e le tradizionali postazioni degli scribi e del censimento. Non potevano poi mancare gli animali: dai caratteristici asino e bue nella capanna, alle pecorelle e le galline.
Tutta la popolazione ha partecipato con entusiasmo all’organizzazione dell’evento in maniera diretta o dietro le quinte dimostrando una certa coesione in linea con il messaggio della rappresentazione. La comunità ci tiene a ringraziare tutti i partecipanti e tutti coloro che hanno permesso col loro aiuto la realizzazione dell’evento
Amalia Curto