Originario di Petilia il nuovo commissario di Roma Francesco Paolo Tronca
Il prefetto Francesco Paolo Tronca, nominato Commissario a Roma a seguito della caduta della giunta Marino, è di origini petiline.
Il suo bisnonno, Ignazio Tronca che era nato a Petilia Policastro il 23 maggio del 1857, il 15 ottobre del 1894 si trasferisce a Marsala dove svolge servizio nella Milizia Regia. Lì si sposa e dà origine alla famiglia da cui proviene il Prefetto.
Le sue origini sono ben note al prefetto Tronca il quale ci ha riferito che il padre gli diceva: “Ricordati che la nostra famiglia discende da un paese della Calabria, Petilia Policastro”.
E’ stato questo ricordo che nel 2010 lo indusse a contattare il sindaco Fera per richiedere notizie sul ramo della famiglia Tronca di Petilia Policastro e conoscere meglio le sue origini.
Da lì è iniziata una collaborazione che lo ha portato più volte a visitare la nostra città e ritrovare i luoghi dove hanno vissuto i propri avi.
La prima visita del prefetto Tronca a Petilia è stata nell’agosto del 2011 quando ha voluto essere presente, insieme al prefetto di Crotone Vincenzo Panico, in occasione dell’assegnazione del titolo di Citta al nostro Comune.
Nel marzo dell’anno successivo venne a Petilia Policastro per ritirare il Premio Dionisio Sacco, assegnatogli dall’allora amministrazione Fera, e nell’occasione si recò a visitare il distaccamento dei Vigili del Fuoco dove annunciò, nella sua qualità di Capo Dipartimento Nazionale, che a seguito delle insistenti richieste dell’amministrazione comunale, a breve il distaccamento di Petilia Policastro sarebbe diventato permanente con nuove dotazioni e aumento di personale. Cosa che puntualmente avvenne.
Nell’agosto dello stesso anno ritornò a Petilia con la famiglia per far conoscere alla moglie e al figlio, che si chiama Ignazio come il trisnonno, i luoghi dei suoi antenati.
In quest’ultima occasione è stata particolarmente sentita la visita fatta al convento della Santa Spina dove la sua famiglia, particolarmente religiosa, ha avuto modo di vedere da vicino la Sacra Reliquia e raccogliersi in preghiera nella cappella dove viene custodita.
In un recente incontro che ho avuto con lui a Milano, il prefetto Tronca mi ha manifestato il desiderio di ritornare a Petilia Policastro in occasione di una prossima processione del Calvario. Speriamo che i sempre più gravosi impegni glielo consentano.
La carriere del prefetto Francesco Paolo Tronca è stata davvero brillante, a dimostrazione delle sue alte qualità umane e professionali.
Ecco una sua breve biografia.
Nasce a Palermo il 31 agosto 1952, coniugato, con un figlio. Ha completato gli studi in Toscana, laureandosi a Pisa nel 1975 in Giurisprudenza. Nel 1986 ha conseguito la Laurea in Storia nello stesso Ateneo.
Abilitato all’esercizio della professione forense, dopo aver compiuto il servizio militare come Ufficiale nella Guardia di Finanza, ha superato il concorso di Commissario di P.S., prendendo servizio a Varese nel 1977.
Nel 1979 è risultato vincitore del concorso per Consigliere di Prefettura. Ha iniziato la carriera nell’Amministrazione Civile dell’Interno presso la Prefettura di Milano, ricoprendo l’incarico di Capo della Segreteria del Prefetto e di responsabile dell’Ufficio Protezione Civile.
Nel 1982 è stato nominato Vice Capo Gabinetto ed in quegli anni ha svolto anche incarichi di missione tra cui quello di Dirigente del Centro Operativo Misto di Bormio durante l’emergenza Valtellina del 1987 e di Commissario Prefettizio dei Comuni di Vizzolo Predabissi, Lesmo e Monza.
Nel novembre del 1993 è stato nominato Capo di Gabinetto della Prefettura di Milano. Durante il suo mandato, ha assunto contorni giudiziari più ampi l’inchiesta “Mani pulite”. Come Capo di Gabinetto si è trovato a gestire, tra le altre, la vicenda “Leoncavallo”.
Dal 2000 al 2003 ha poi ricoperto l’incarico di Viceprefetto Vicario di Milano, coordinando le operazioni di soccorso e di assistenza ai familiari delle vittime del disastro di Linate dell’8 ottobre 2001.
Il 23 maggio 2003 è stato nominato Prefetto della Repubblica e gli è stata assegnata la titolarità della sede di Lucca.
Il 6 aprile 2006 è stato destinato a svolgere le funzioni di Prefetto della provincia di Brescia.
Dal 2 dicembre 2008 ha ricoperto l’incarico di Capo del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile presso il Ministero dell’Interno.
Durante tale incarico ha dovuto fronteggiare una lunga serie di criticità. Dalla piena del Tevere (dicembre 2008) al terremoto de L’Aquila (aprile 2009), dal disastro ferroviario di Viareggio (giugno 2009) all’alluvione di Giampilieri (ottobre 2009), dalle calamità che hanno colpito la Liguria (ottobre 2011) alle operazioni di soccorso alla nave “Concordia” (gennaio 2012), alla prolungata emergenza neve (febbraio2012), al sisma che ha colpito l’Emilia (maggio 2012) fino ai recenti e gravi incidenti presso il Porto di Genova (maggio 2013), presso una fabbrica di fuochi di artificio di Pescara (luglio 2013) e, da ultimo, l’incidente stradale del 28 luglio 2013 ad Avellino.
E’ autore di diverse pubblicazioni giuridiche, tra cui un manuale sul trasporto di sostanze pericolose, pubblicato dal Ministero dell’Interno, e il volume “Le attività industriali a rischio di incidente rilevante”.
Nella seduta del Consiglio dei Ministri dell’8 agosto 2013 è stato nominato Prefetto di Milano e in tale periodo ha gestito la preparazione e lo svolgimento dell’Expo, fino all’attuale nomina di Commissario della Città di Roma.
Al prefetto Tronca facciamo i migliori auguri per il nuovo prestigioso incarico.
(Nella foto Tronca a Petilia durante la premiazione Dionisio Sacco)