Natale: protesta social contro il calendario di eventi proposto dal Comune di Crotone

Natale: protesta social contro il calendario di eventi proposto dal Comune di Crotone

Non si fermano le critiche avanzate sui social network nei confronti del Comune di Crotone, reo, a detta dei cittadini, di aver stilato un calendario costato 183.800.000 euro. “Natale è…insieme a Crotone” è lo slogan pensato dall’Amministrazione Comunale per allietare la cittadinanza, “un mese insieme dal 7 dicembre al 6 gennaio 2017” si legge sul programma dell’iniziativa. Trenta giorni per fare di Crotone una “Città migliore”: è questa l’esegesi compiuta dalla Giunta in carica, se non altro avvicinarsi all’idea grazie agli sforzi progettuali e alla volontà dimostrata dallo staff, costituitosi ad hoc per l’occasione.
Ma i crotonesi non ci stanno, almeno non tutti, e considerano un ossimoro il fatto che la programmazione possa essere definita “ricca e sobria”. Quello che emerge, di primo acchito, è il malcontento verso la decisione di lasciare al buio alcune vie principali prediligendo altre forme innovative d’illuminazione. L’ente pubblico ha, innanzitutto, cercato d’intervenire nelle ultime ore predisponendo il tradizionale albero in Piazza Pitagora, a dimostrazione che i crotonesi amano le tradizioni. Ben vengano le innovazioni, bensì si parta dalle basi: pare essere questo il riassunto dei commenti interattivi susseguitisi in questi giorni.
Non è d’accordo Diego Murano, trentotto anni, grafico pubblicitario, crotonese doc. Diego non ce la fa a sentirsi chiamare “classico crotonese lamentoso” e dice “qualche soldo spendiamolo per chi sta peggio di noi invece di “buttarli” via così”. Si rivolge anche al sindaco invitandolo ad annullare alcune serate in programma a favore di una settimana di pasti caldi per tutti quelli che a Natale non avranno la fortuna di sedersi a un cenone. Per molti è il concetto di sociale a venir meno, inteso come attenzione alle classi svantaggiate e, contestualmente, un maggior focus lato sensu sul teatro: parola oramai in disuso da queste parti. E’ Natale, è vero, e un cartellone bisognava pur crearlo, ma le richieste dei crotonesi, di anno in anno, sono sempre le stesse: buche stradali in meno e servizi in più.
Ma cosa vogliono i crotonesi? A tal proposito è sempre il giovane Diego a esprimersi in prima linea lanciando sul web il suo calendario d’eventi “alternativo” (vedi immagine in alto) e riscuotendo il consenso di diversi suoi concittadini. S’intitola “Crotone, il Natale che vorrei ma non c’è” e fa riferimento a un mese che in realtà non esiste (Undicembre). Tra gli eventi proposti: 12 undicembre, Giornata della Buona Sanità e registro dei Tumori”; 18 undicembre, sagra della raccolta differenziata e bonifica delle aree a rischio; 31 undicembre, tutti in Piazza Pitagora con la partecipazione straordinaria dei Crotonesi che si vogliono bene. “Per questo programma -afferma Diego- bastano poche migliaia di euro per restituire un sorriso a chi sta peggio di noi e il resto dei soldini potrebbe tamponare molti problemi che ci affliggono da anni”. E ancora aggiunge “Per carità nessuno vuole che la città a Natale abbia un aspetto funebre, diverse attività sono scontate e dovute, ma non ci sembra di esagerare?” Vuoi o non vuoi, Crotone è una città che cade a brandelli, mutilata nei servizi essenziali e in gravi condizioni sociali e occupazionali. E’ difficile, allora, capire esattamente da dove partire per invertire lo status quo attuale. I pareri in materia sono contrastanti. Una parte dei cittadini ritiene, al contrario, che finalmente il Comune abbia organizzato qualcosa e “riempito” le serate e che, a dispetto delle recenti classifiche nazionali, questo possa essere visto come un modo per risalire la vetta. Secondo alcuni il dicembre pitagorico è bello e suggestivo, insomma, la città appare divisa in due fazioni. Si difende anche l’Assessore allo spettacolo Giuseppe Frisenda sui social, invitando a leggere meglio la normativa finanziaria in vigore. “I fondi utilizzati dal mio assessorato hanno un vincolo di destinazione” dichiara l’assessore e “se non utilizzati entro il 31/12 andranno in avanzo vincolato e, quindi, non saranno più utilizzabili”.
Si dice che a Natale tutti sono più buoni, poiché questa festa ha il potere d’influire sulla percezione che si hanno delle cose. Il problema, infatti, non è Natale in sé, ma quello che c’è prima e ciò che verrà dopo. E in questo caso, qualsiasi sia lo schieramento, il desiderio è univoco da parte della popolazione ossia che venga realizzato quanto indicato dalla Delibera della Giunta Comunale n.310 del 30 novembre 2016: un programma teso “ad un’ampia partecipazione della Comunità cittadina, ad una larga fruizione dei flussi turistici sul nostro territorio e ad uno sviluppo economico della realtà locale.”
Veronica Otranto Godano

Giuseppe Frandina

Giuseppe