Don Ciotti a Crotone per i 100 passi verso il 21 marzo

Don Ciotti a Crotone per i 100 passi verso il 21 marzo

Si è tenuto pomeriggio l’incontro “100 passi verso il 21 marzo” nell’auditorium dell’Istituto “Sandro Pertini” di Crotone.
A prendere la parola durante l’incontro organizzato da Libera Crotone, Cgil Crotone, Consulta provinciale degli studenti e Unione degli studenti, è Antonio Tata, referente provinciale di Libera che ha sottolineato l’importanza di un dibattito dall’alto valore sociale e istituzionale. “Ci rivolgiamo ai giovani – commenta Tata – quando organizziamo questi tipi di iniziative”. Moderatore dell’iniziativa, Tata ha aperto i lavori di questo pomeriggio introducendo Angelo Sposato, Cgil Calabria, Cosimo Mollica della Consulta studenti, Andrea Nicolini dell’Unione studenti, e ricordando la borsa di studio in memoria di Dodò Gabriele indetta da Cgil Crotone.
Chiaro il monito di Giuseppe Carcea, rappresentante della Provincia: “Le Istituzioni devono tornare ad essere la guida, incontri del genere devono costituirsi come modus operandi perenne, perché la lotta alla mafia deve essere fatta 365 giorni all’anno”. Forti anche le parole di Angelo Sposato, segretario Cgil Calabria, che costatando come il fenomeno malavitoso in Calabria sia addirittura istituzionalizzato, afferma come tale fenomeno debba essere smembrato grazie a quella Calabria buona che può stare insieme grazie ad una rete tra scuola, chiesa e al mondo delle associazioni.
Quando prende la parola don Luigi Ciotti per le conclusioni, a risuonare forti nella sala sono i nomi di Rocco Dicillo, Vito Schifani “morti per la democrazia del nostro Paese, per la nostra libertà” ricorda don Luigi. “Il 21 marzo, primo giorno di primavera, lo dobbiamo a chi è stato assassinato, a chi ha perso gli affetti, l’amore. È per tale senso che nasce questa giornata. È importante esserci a Locri perché vogliamo che tutta l’Italia senta la bellezza di questa terra – ha affermato il presidente di Libera e ha aggiunto sul finire del suo intervento – conoscere è fondamentale per diventare più responsabili. La cultura dà peso alle coscienze”.
Secondo don Luigi “Dobbiamo creare una nuova forza generatrice grazie ai giovani e agli adulti. Mi auguro che non veniate mai colpiti dalla rassegnazione – afferma rivolgendosi ai giovani il sacerdote – perché le cose possono cambiare e sono felice che in questo processo di catarsi sociale si siano uniti i sindacati, Libera, le scuole”.
È la Calabria migliore ad essere stata presente questo pomeriggio, una Calabria che vuole camminare insieme ed avere più coraggio. È stato un tripudio di citazioni quello di don Luigi che per finire ha ricordato le parole scambiate con Falcone, quando gli disse: “Ci siamo concentrati molto sulla legalità, dimenticandoci che è un problema di civiltà”.

Giuseppe Frandina

Giuseppe