CROTONE NON DECOLLA.

CROTONE NON DECOLLA.

In queste ultime settimane di un luglio 2014, climaticamente fresco, l’aeroporto Sant’Anna di Crotone vive giornate “bollenti”. Dalle proteste dei dipendenti (malpagati) ai voli cancellati a poche ore dalla partenza.
Passeggeri infuriati hanno preso d’assalto su facebook la pagina “blog informativo aeroporto Sant’Anna di Crotone”, si sono mobilitati, hanno cercato di organizzare una class action per tentare di tornare in possesso delle somme versate.
Trawel Fly è un operatore che fornisce collegamenti aerei fra molte città italiane e straniere appoggiandosi a compagnie come la Mistral Air di Roma e la rumena Ten Airways.
Da venerdì scorso, si sono creati problemi legati ai voli gestiti dalla Ten Airways, ma non è chiaro se la Trawel (compagnia con la quale il viaggiatore stipula il contratto) stia cercando una soluzione alternativa.
Sono quindi forti le incognite per chi ha acquistato voli della compagnia che da Orio al Serio (Bergamo) decolla verso undici destinazioni, in gran parte luoghi di vacanza, tra i quali Crotone.
La Trawel Fly, si limita ad inviare una mail nella quale scrive che il volo è stato cancellato dalla Ten Airways e che ha informato l’Enac (l’Ente Nazionale Aviazione Civile e l’Autorità di Controllo del Traffico Aereo) dell’imprevisto.
Nella mail viene indicato un numero di telefono da contattare per avere tutti i raffronti del caso. Peccato che a quel numero, non risponda mai nessuno e qualora le centraliniste lo facciano, non sono in grado di dare soluzioni soddisfacenti.
Da qualche giorno, su facebook, è stata creata, anche, la pagina «Trawel Fly – Vittime attenzione» dove chi ha pagato un volo annullato all’ultimo minuto sfoga tutta la propria delusione. Quanti siano, in totale, i voli cancellati non si sa. Chi ha comprato voli, ora, si sente truffato.
La gran parte dei passeggeri rimasti a terra sarà sistemata su altri voli. Gli altri potranno chiedere il rimborso del biglietto. La compagnia Trawel Fly assicura che per tutti sarà trovata una soluzione. E spiega il perché dell’improvviso blackout, con una nota diramata dalla compagnia nella giornata del 23 luglio, visibile sul sito web della stessa. Ma i rimborsi, a tutt’oggi, sono ancora immaginari ed i voli alternativi proposti non hanno ore di partenza ragionevoli, non rispettando la normativa specifica.
È necessario, a tal proposito, ricordare a tutti i malcapitati vacanzieri, agli studenti “squattrinati” che felici avevano prenotato un volo a basso costo per andare a sostenere un esame, a chi aveva fissato un colloquio di lavoro o a chi, tristemente, una visita medica che ai sensi del Regolamento 261/2004/CE il passeggero in caso di cancellazione del volo, non determinata da circostanze eccezionali (es. instabilità politica, condizioni meteorologiche incompatibili con l’effettuazione del volo, rischi per la sicurezza, scioperi che si ripercuotono sull’attività di un vettore aereo operativo) ha diritto alla riprotezione su un volo alternativo o al rimborso del biglietto non utilizzato, nonché all’accredito di una compensazione pecuniaria (che varia da 250 a 600 Euro in relazione alla distanza chilometrica del volo) oltre al rimborso di tutte le spese sostenute per i disagi creati dalla compagnia.
E per chi volesse avviare un’azione legale, nei casi specifici, sarebbe possibile ottenere anche un risarcimento per danno da vacanza rovinata.
Ebbene si, Crotone continua ad essere una delle molte province “Cenerentola” d’Italia, ma questa volta, rincuoriamoci, non la sola e non per colpa dei nostri amministratori!

Giuseppe Frandina

Giuseppe