Castanicoltori, per loro arriva il decreto calamità

Castanicoltori, per loro arriva il decreto calamità

Lo scorso trenta giugno sono scaduti i termini per presentare le domande di aiuto relative al decreto di calamità naturale emanato per far fronte all’ infestazione da Cinipide galligeno del castagno. Il decreto è stato voluto dal Ministero dell’Agricoltura che ha riconosciuto nei territori castanicoli una situazione di mancata produzione che non passa inosservata.

In Calabria e soprattutto nel territorio dell’Alto Marchesato Crotonese si è registrato un numero modesto di presentazione delle domande. Questa scarsa partecipazione è dovuta alla mancanza di fatture relative al triennio precedente all’anno dell’infestazione, cioè il 2014, necessarie a comprovare il mancato reddito. Per dare voce alle lamentele dei produttori che si vedono doppiamente penalizzati, prima dal cinipide e da dopo dalla burocrazia, una rappresentanza del mondo castanicolo, Giacinto Berardi e Luigi Carvelli, si sono recati in Regione all’Assessorato alle attività produttive. Ricevuti dal capo struttura, la dottoressa Virginia Aloi, hanno esposto gli innumerevoli problemi che investono il mondo castanicolo crotonese. Dalla riunione è emerso da parte della Regione Calabria l’ impegno a far riconoscere anche a quei produttori che non hanno una giustificazione fiscale la calamità naturale per l’annata 2017.

Intanto si continua a credere a un grande sostegno per i produttori che a breve, per il collasso economico, si vedranno costretti ad abbandonare i castaneti causando indirettamente un aumento del rischio idrogeologico.

Giuseppe Frandina

Giuseppe