Castagnino sulla situazione del liceo scientifico: da 4 anni la Provincia non paga il canone di locazione
A seguito dello sciopero dei liceali petilini dello scorso giorno il signor Enzo Castagnino replica sottolineando alcuni aspetti che riguardano il liceo. «Ho avuto occasione di leggere sul giornale ‘Il Petilino’ un breve articolo nel quale l’autore riporta la notizia di uno sciopero indetto dagli studenti del liceo di Petilia Policastro per protestare contro l’ennesimo mancato avvio del riscaldamento nelle aule.
Cito: “Perché la Provincia di Crotone non manda l’addetto alla revisione della caldaia in modo che la scuola possa far funzionare i riscaldamenti? E’ questa la domanda che i liceali del ‘Raffaele Lombardi Satriani’ di Petilia Policastro si chiedono.”
E’ giusto che gli studenti liceali di Petilia si mobilitino per ottenere che le loro aule scolastiche siano riscaldate in inverno, ma vi sono altre domande che essi probabilmente non si pongono circa altri più gravi abusi ed inadempienze che la Provincia di Crotone sta perpetrando ai loro danni ed al confronto dei quali la mancata revisione della caldaia appare essere una ‘quisquilia’, come direbbe Totò!
Questi studenti probabilmente non sanno che ormai da quattro anni usufruiscono abusivamente del Palazzo Castagnino, poiché da quattro anni l’amministrazione della Provincia di Crotone non paga più il canone di locazione ai proprietari.
Parimenti essi non sanno che ‘le finestre da rottamare’ che lasciano ‘passare spifferi di aria’ , cito di nuovo, sono aperture di materiale scadente applicate dalla suddetta amministrazione senza il consenso dei proprietari dello stabile in sostituzione di altrettanti (più di 40!) balconi e finestre in pino rosso di valore storico ed architettonico, fatti a mano da artigiani esperti, ancora efficienti come aperture e di cui è sparita ogni traccia. La Provincia ha poi addebitato ai proprietari l’intera spesa, svariate decine di migliaia di euro.
Gli studenti del liceo di Petilia non sanno inoltre che sugli spazi esterni alla scuola ove oggi essi svolgono attività ricreative sorgeva una sala cinematografica all’aperto, la cosiddetta Arena Diana, con tanto di gradinate, palchi e cabina di proiezione, vanto della cittadinanza petilina negli anni ‘50, ‘60 e ’70 per essere stata l’unico esempio nel suo genere in tutta la provincia, luogo di svago e di cultura. Negli anni ’80, cessata l’attività, i proprietari la hanno affidata alla amministrazione che allora prese in carico il liceo, la Provincia di Catanzaro, affinchè la custodisse. La provincia di Crotone, da par suo, l’ha rasa al suolo all’insaputa dei proprietari.
Gli studenti e la cittadinanza di Petilia forse non sanno che presso il Tribunale di Crotone già da tre anni si sta reiterando la solita farsa che consiste nel continuo aggiornamento delle udienze, di sei mesi in sei mesi, della vertenza che noi proprietari abbiamo avviato nei confronti della amministrazione provinciale di Crotone per avere ragione della sua morosità e del vilipendio inflitto al nostro palazzo. Dopo il danno la beffa: alla quarta udienza il giudice di turno ha stabilito che bisogna ricominciare da capo poiché il tribunale ha perso il fascicolo!
Bisogna però che gli studenti del liceo e la cittadinanza di Petilia sappiano invece che noi proprietari siamo assolutamente determinati ad andare fino in fondo a questa storia di ignoranza e di malcostume perché vogliamo a tutti i costi preservare la nostra casa da tale becera barbarie, riprenderne il legittimo possesso, qualunque sia la conseguenza per la scuola, ed ottenere il risarcimento di tutti i danni subiti.
Costi quel che costi, anche se dovremo ancora continuare ad oltranza a pagare al fisco le tasse sul canone non percepito. Viva l’Italia, sic!
Finisco con la solita frase di circostanza: ho fiducia nella giustizia e nelle istituzioni! Enzo Castagnino»