Al Bivio Serra Rossa per parlare della pericolosa viabilità

Al Bivio Serra Rossa per parlare della pericolosa viabilità

Questa mattina  presso il bivio di Serra Rossa nel comune di Roccabernarda (Rotonda Oasi), si è svolto un servizio per il TGR Regione in cui si è parlato della sicurezza sulle strade provinciali.
Si è registrata la partecipazione di cittadini dei diversi Comuni del Petilino, di componenti del Comitato “La nostra strada a groviera”, del Circolo Legambiente di Petlilia Policastro. È stato presente anche il Sindaco del Comune di Roccabernarda, Nicola Bilotta e l’assessore di Petilia, Francesca Costanzo.
Si è discusso di come la rete stradale calabrese, in particolare delle aree più interne della provincia
crotonese, si presenti in condizioni di estrema pericolosità.
“L’area dell’alto Marchesato crotonese, versa in pessime condizioni. Un centinaio di
chilometri di strade poco sicure, dove è assente o fatiscente la segnaletica,
orizzontale e verticale, con un fondo stradale che si presenta come un colabrodo, in
alcuni tratti per precauzione sono stati apposti segnali che intimano di non superare
i 30 km/h” è stato sottolineato da Luigi Concio, presidente Legambiente Petilia alla nostra Testata.
La situazione delle strade si aggrava durante i fenomeni piovosi, si trasformano in
fiumare, per l’assenza o carenza di un efficiente sistema di raccolta delle acque,
cunette poco profonde o inesistenti.
“Il nostro territorio, dove sono ubicate le nostre scuole, presenta tali criticità e
frequenti fenomeni franosi, in particolare lungo un breve tratto di strada provinciale
SS 109, che collega Petilia centro con la frazione di Foresta, sia per le condizioni
geologiche – idrogeologiche, diffusa infatti è la presenza di argille, sia per una diffusa
urbanizzazione e abbandono nelle campagne della regolare manutenzione della rete
capillare, di fossi di raccolta delle acque piovane.
Una precaria situazione che ha determinato, per molti mesi, uno stato di isolamento,
la difficoltà di raggiungere, a studenti/docenti, le sedi scolastiche” ha continuato Concio.

Giuseppe Frandina

Giuseppe