Il Comitato Cittadino Aeroporto di Crotone parla di un territorio sempre più isolato

Il Comitato Cittadino Aeroporto di Crotone parla di un territorio sempre più isolato

Il Comitato cittadino aeroporto di Crotone tramite un comunicato stampa torna a parlare della mobilità aerea crotonese e cita la dichiarazione del Presidente Enac Pierluigi Di Palma: “La visione è consegnare alle nuove generazioni una mobilità aerea urbana, integrata e intermodale che combini immaginazione, capacità progettuale e concretezza, all’interno di un Paese più moderno in un contesto sempre più europeo.”

Il comitato, riferendosi alla citazione, nella nota scrive: “La politica crotonese, invece, progetta il futuro di un territorio da sempre isolato ed emarginato con una visione scollegata dei trasporti; la ss 106, la linea ferroviaria e l’aeroporto dello jonio totalmente disconnessi e, quindi, non intermodali!!!

Una vera e propria condanna delle tre infrastrutture che in questi termini non hanno alcun futuro al netto dei proclami sensazionalistici della stessa classe politica che ai tavoli istituzionali incassa sonore sberle in quanto non esiste per le tre infrastrutture considerate separatamente un traffico automobilistico o passeggeri tale da giustificare investimenti importanti!

Difficilmente la costa jonica senza l’intermodalità potrà uscire dallo stato di isolamento in cui versa!

Solo fornendo la possibilità ai cittadini di poter affrontare i lunghi viaggi in aereo o treno per poi spostarsi localmente e lungo la costa con treni regionali e con una strada veloce a 4 corsi si potrà generare quel movimento di persone necessario per chiedere nuove opere e relativi finanziamenti.

In ogni caso, ad oggi, l’unica speranza per il territorio è stata rappresentata dallo scalo aeroportuale pitagorico ma da anni è stato dato in gestione alla Sacal; un gestore aeroportuale che non ha mai reso pubblico alcun piano industriale e non ha mai investito nulla dimostrando concretamente di aver ben chiara un unico obiettivo per il CrotoneAirport, ossia quello di renderlo sempre più agonizzante fino alla sua totale chiusura. In questi mesi la magica Sacal dopo la tempesta giudiziaria di qualche anno fa attraversa una ennesima tempesta questa volta societaria che, nonostante il passar dei mesi, non è stata ancora definita!

Il nostro comitato sempre vigile sull’infrastruttura crotonese aveva chiesto informazioni al MIMS poiché l’Enac aveva più volte “minacciato” la revoca della convenzione per gli scali calabresi; il Ministero, tramite pec, ci ha informato che “l’Enac non ha, allo stato, formalizzato proposta di revoca”!!! 

Le promesse politiche di rilancio dello scalo crotonese nel corso degli anni sono state tantissime mentre la Sacal, invece, definiva lo scalo pitagorico prettamente turistico considerando quindi i crotonesi dei turisti invece di cittadini!

La gestione Sacal mina seriamente il futuro dello scalo perché dimostra ancor più concretamente quanto lo stesso non abbia i numeri per essere economicamente sostenibile!!! Ovviamente, senza aerei non si può sviluppare alcun traffico passeggeri!

Nel 2022 avremo il volo per Bologna, quello per Bergamo ed in aggiunta il volo per Venezia ma in ogni caso non risolvono in alcun modo il problema dei trasporti crotonese tanto che i prezzi dei voli soprattutto in occasione delle feste e della bella stagione lievitano in maniera inaccettabile per i cittadini.

Non ci stancheremo mai di ribadire che mentre l’Italia si appresta a viaggiare velocemente con il PNRR a Crotone e l’intera fascia jonica saranno collegati al mondo con infrastrutture di trasporto rimaste inalterate negli ultimi 100 anni!!!

Dimostrazione di una classe politica incapace di rappresentarci nelle sedi opportune soffoca le grida del nostro Comitato e sminuisce con i suoi comunicati le varie iniziative intraprese invece di sostenerci!!

Il nostro diritto alla mobilità non ha alcun difensore istituzionale che possa portare le istanze del territorio nelle sedi istituzionali opportune.

Basta ricordare il 20 gennaio 2021, quando i rappresentanti istituzionali del territorio si lasciarono incantare dal presidente della Sacal con promesse di investimenti finora non concretizzati! Tra le promesse anche quella di investimenti nello scalo per un importo di circa 4 milioni di euro con cui si sarebbe anche avuta l’attivazione dell’ILS!!!

In merito a questa vicenda, l’Europa ha dato il via libera al finanziamento soltanto del 75% del progetto a carico della Regione Calabria; quindi, la Sacal che non crede nello scalo pitagorico e non vuole il suo rilancio dovrebbe investire circa 1.000.000 di euro!

La rappresentanza politica presente a quel tavolo istituzionale fortemente soddisfatta, come l’onorevole Elisabetta Maria Barbuto e l’onorevole Margherita Corrado, non ha più verificato lo stato di quelle promesse di investimento andando a battere i pugni alla Sacal affinché quanto illustrato venisse realizzato!

Gli onorevoli crotonesi troppo spesso preoccupati di pubblicizzare attenzionamento ed impegni del governo per i trasporti della fascia jonica nei fatti non portano in quelle sedi le nostre istanze!

Caso eclatante è proprio l’impegno chiesto nel 2020 dalla IX Commissione trasporti al Governo Italiano, di cui è membro l’onorevole Barbuto, che sebbene formalizza un atto cosi vincolante lascia passare due anni senza aver prodotto nella realtà alcun miglioramento per i cittadini né per il presente né per il futuro prossimo lasciando che gli stessi continuino a viaggiare peggio di 40 anni fa!

“Il 19 maggio 2020 il Ministro delle infrastrutture e trasporti ha fatto riferimento «all’investimento che, con il nuovo piano degli aeroporti, sarà fatto sugli aeroporti calabresi…»; inoltre, ha dichiarato «… dare identità anche all’aeroporto di Crotone per me è importante per rispondere in maniera integrata a questo pezzo della Calabria. Dobbiamo dare (…) un futuro, una missione (…) ho avviato la fase di studio per ipotizzare la continuità territoriale anche in Calabria sul fronte aereo (…)»,

impegna il Governo:

ad adottare iniziative urgenti al fine di garantire la piena operatività dell’aeroporto di Crotone-Sant’Anna, intervenendo nei confronti della S.a.cal. s.p.a., affinché sia assicurato il pieno rispetto delle condizioni poste dalla Convenzione che le affida, per 30 anni, la gestione;

ad adottare iniziative per procedere all’assegnazione diretta ad Alitalia o ad altro vettore del servizio di continuità territoriale, come già accaduto in altri casi, per garantire almeno un volo giornaliero di andata e ritorno per Roma, a valere sulle risorse residue della precedente programmazione, pari a 4,8 milioni di euro, e a completare il prima possibile, per quanto di competenza, l’iter relativo all’applicazione del regime degli oneri di servizio pubblico al fine di assicurare quanto prima il collegamento aereo con le principali città italiane, in considerazione dell’importanza che lo scalo crotonese riveste per tutti i cittadini, per le attività economiche di quel territorio e per il turismo della fascia ionica calabrese;

ad adottare le iniziative di competenza nei confronti di Enac ed Enav affinché assicurino lo svolgimento degli adempimenti di propria competenza, così come individuati in premessa, al fine di consentire, nei tempi più brevi possibili, la piena operatività dello scalo crotonese.

La politica è indifferente sui nostri problemi mentre i cittadini lontani dalla propria terra e dai propri affetti pagano un prezzo altissimo per un diritto negato.

Infatti, mentre un’altra festa importante si sta avvicinando, la Pasqua, nessuna soluzione viene offerta ai cittadini che, purtroppo, per lavoro, studio o salute sono dovuti andar via.

Sarà sicuramente per tanti crotonesi un’altra festa da vivere separati dalla propria famiglia poiché il costo del viaggio è ben oltre 290 euro per persona, quando mancano ancora 45 giorni.

In merito, da tempo chiediamo l’istituzione anche per i cittadini crotonesi dei viaggi sociali affinché il desiderio di riabbracciare i propri cari 2 o 3 volte all’anno non debba avere un costo così alto!

Non ci stancheremo mai di difendere il nostro diritto alla mobilità.

Vogliamo esser liberi di partire, Liberi di tornare”.

Redazione Il Petilino

Redazione Il Petilino