A Santa Severina Giornata dedicata alle vittime degli incidenti sul lavoro

A Santa Severina Giornata dedicata alle vittime degli incidenti sul lavoro

Nella mattinata di ieri si sono tenute le celebrazioni per la 70esima edizione della Giornata nazionale dedicata alle vittime degli incidenti sul lavoro. Quest’anno le tradizionali celebrazioni previste su tutto il territorio nazionale, si sono svolte in forma ridotta a causa della situazione emergenziale legata alla pandemia in corso. A Santa Severina, la giornata organizzata dalla locale Sezione Territoriale dell’Associazione Nazionale Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro (ANMIL) di Crotone, il programma ha previsto la celebrazione eucaristica presso la Cattedrale, la deposizione di una corona di alloro al Monumento ai Caduti sul Lavoro, ed una breve celebrazione al Castello normanno.
A rappresentare la Provincia di Crotone il Presidente f. f. Simone Saporito.Presenti inoltre il sindaco di Santa Severina Lucio Giordano, i sindaci di San Mauro Marchesato Carmine Barbuto e di Roccabernarda Nicola Bilotta e la consigliera Filomena Provveduto su delega del sindaco di Mesoraca Annibale Parise,  il Vicario del Prefetto Mazzia e la Dirigente della Polizia di stato di Crotone Commessario  Zena Teresa Vitetti e  il Direttore dell’Inail di Crotone Eugenio Russo.”L’Emergenza da Covid -19- ha sdichiarato il presidente Saporito durante il suo intervento – ha segnato profondamente il mondo del lavoro, non solo dal punto di vista economico, ma anche e soprattutto per le ripercussioni sull’andamento e sulla consequenziale crescita del numero di morti bianche.
Lo confermano i dati relativi ad i primi sei mesi del 2020:  719 i decessi, pari al 19,5% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Dall’analisi per fasce d’età salta fuori anche un altro dato: i morti aumentano solo tra gli over 55 – non a caso le categorie più a rischio per il coronavirus – mentre in tutte le altre c’è stata una diminuzione. A pagare il prezzo più alto sono i medici: solo nel periodo del lockdown totale (tra marzo e aprile) le denunce di infortunio sul posto di lavoro sono salite del 500%, a ulteriore conferma di quanto gli ospedali siano stati un veicolo di contagio.
Dai numeri provvisori si può capire qual è stato l’impatto del coronavirus sul mondo del lavoro italiano.
Sicurezza e tutela del lavoro sono gli obiettivi, e oggi ancor di più l’adozione di misure e la predisposizione di controlli e verifiche per garantire ai lavoratori condizioni dignitose, sicure, deve essere la priorità.
 Il lavoro deve essere – ha concluso il presidente facente funzioni della Provincia di Crotone – strumento di crescita individuale e collettiva, ha una funzione che non è solo economica , perché attraverso il lavoro si esplica una funzione che è soprattutto sociale.”

Redazione Il Petilino

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