Musei di Crotone: numeri significativi durante l’estate

Musei di Crotone: numeri significativi durante l’estate

“I numeri indicano delle grandi potenzialità nonostante le carenze infrastrutturali. Di positivo c’è l’interesse che sta crescendo attorno ai beni culturali calabresi con i visitatori che scoprono una Calabria che fa loro superare i pregiudizi”. A dirlo è il direttore del Polo Museale di Crotone Gregorio Aversa, in un incontro dove ha presentato i dati dell’affluenza ai musei di Crotone e di Capo Colonna nell’estate 2017.
Continua, dunque, la reclame “Calabria che stupisce” oppure “Calabria che non ti aspetti”, come se a creare incertezza fosse l’inestimabile patrimonio storico che la culla della Magna Grecia di per sé si porta dietro da secoli e che, attraverso operatori del settore, sta finalmente emergendo nell’ultimo anno. D’altra parte, è anche vero che quest’anno la regione ha registrato un boom di presenze nonostante la mancanza di collegamenti con la provincia; tuttavia la vera notizia sconvolgente riguarderà quando, ad accompagnare questi numeri, ci saranno un’offerta variegata culturale e la possibilità di raggiungere i luoghi vacanzieri senza impiegare un giorno di viaggio.
In totale 4.578 i visitatori al Museo archeologico di Crotone e 6.131 al Museo archeologico di CapoColonna, di cui 1.255 solo nei giorni di Ferragosto. Il reperto più ammirato è stato il diadema aureo di Hera, ritrovato a Crotone negli anni Ottanta. Dal web emergono i pareri dei turisti (fonte Tripadvisor). C’è chi dice: “Se siete nell’antica Kroton, dovete assolutamente visitare questo delizioso museo. Si trova nella parte antica a due passi dal castello di Carlo V. Con soli 2 euro ad adulto avrete la possibilità di ammirare antichi reperti della Magna Grecia ma soprattutto vedere da vicino il tesoro del tempio di Hera Lacinia di Capo Colonna costituito da uno splendido diadema in oro e altri gioielli. Carina l’idea di mettere a disposizione dei visitatori un elmo e la copia del diadema per foto e selfie. Unica cosa negativa non poter acquistare nessuna pubblicazione sul sito, peccato” e chi scrive ancora: “Per gli appassionati di storia e archeologia è un museo da visitare. Racchiude la storia di Crotone e dei territori adiacenti, attraverso numerosissimi ed esaustivi pannelli illustrativi che accompagnano il percorso cronologico tra i due piani ricchi di vetrine con reperti. Il tesoro del santuario di Hera è spettacolare così come i resti del tempio e i gocciolatoi leonini.”

Giuseppe Frandina

Giuseppe