Campo Democratico pronto per la sfida lanciata da Renzi

Campo Democratico pronto per la sfida lanciata da Renzi

Attraverso una nota stampa il Circolo “Pd-Campo Democratico” di Crotone fa sapere che è stata avviata una capillare organizzazione su scala provinciale con un primo incontro di approfondimento che si è tenuto e si è tenuto nei locali della federazione provinciale di via Panella.
«L’occasione è arrivata dal “Masterplan per il Mezzogiorno” e dalle diverse iniziative avviate, proprio in merito a questa “sfida” che Renzi ha voluto lanciare al Sud d’Italia. Temi che hanno permesso ai presenti anche di entrare nel merito alla scottante attualità territoriale, una situazione che colloca l’intero territorio provinciale crotonese come fanalino di coda in tutte le classifiche economico e sociali d’Italia e, forse, dell’intera Europa» come si spiega nella nota.
Dall’incontro di approfondimento è emersa con forza la sofferenza del territorio nella sua interezza, si tratta di «un male palpabile e non più ignorabile, che necessita risposte celeri ed autorevoli e non solo dalla classe politica territoriale ma, dell’intero tessuto sociale. Sindacati, imprenditoria, associazioni, amministratori e politici, nessuno è escluso da una assunzione di responsabilità che metta, innanzitutto, al bando qualsiasi forma di proclama populistico».
Campo Democratico si dice pronto a cogliere la sfida lanciata da Renzi e afferma di mettere a disposizione del PD le professionalità, che ha al proprio interno, per aiutare il partito stesso a redigere un piano provinciale serio, finalizzato a canalizzare forze e finanziamenti verso la rinascita del territorio, con serietà e concretezza, proprio come si chiede nel Masterplan.
«Vogliamo aiutare il PD e la politica a diventare megafono della sofferenza del nostro territorio, a produrre proposte per “fare” sviluppo e non siamo intenzionati a starcene a braccia conserte, ne va il futuro dei nostri figli e, persa questa ennesima occasione, scaricheremo proprio sul nostro futuro, sui nostri figli, il peso di un’arretratezza che difficilmente sarà colmabile.
Vogliamo essere protagonisti del cambiamento, dell’avvenire, chiediamo che si apra un tavolo di discussione serio, che si predisponga ad accogliere critiche, che sia disposto ad ascoltare con attenzione, che metta insieme gli attori principali che dovranno buttare le basi per uno sviluppo serio e duraturo».

Giuseppe Frandina

Giuseppe