Al momento impossibilità di dialogo tra i Circoli Pd di Petilia e di Pagliarelle-Camellino

Al momento impossibilità di dialogo tra i Circoli Pd di Petilia e di Pagliarelle-Camellino

I circoli del Pd di Petilia e di Pagliarelle-Camellino continuano a dialogare tra loro attraverso la stampa e i contrasti tra chi dovrebbe operare in sinergia per il bene comune aumentano.
Nonostante tutto a non gettare la spugna per un dialogo pacifico è il Circolo Pd di Petilia che con una nota stampa invita ancora una volta il circolo di Pagliarelle e Camellino ad «un rapporto di collaborazione e reciproco dialogo». Il nuovo segretario del Pd di Petilia, Siro Acquistapace, insieme al resto del direttivo, porge gli auguri al nuovo segretario del Circolo Pd di Pagliarelle-Camellino, Giuseppe Sicilia anche se afferma «Dispiace che il primo atto del neo segretario, sia stato quello di chiedere, in maniera sprezzante e poco elegante, le dimissioni del sindaco, apostrofando in maniera poco raffinata i componenti del direttivo di Petilia come persone prive di una propria autonomia, intellettuale e morale».
Il neo segretario, Giuseppe Sicilia, invece, con una lettera indirizzata al Segretario Provinciale di Crotone del Partito Democratico, Arturo Crugliano Pantisano, sottolinea come a distanza di 5 mesi dalle dimissioni da Assessore di Vincenzo Calaminici non ci sia stato da parte del sindaco Nicolazzi l’impegno per incontrarsi e riappacificarsi con la parte politica delle frazioni Pagliarelle e Camellino. Inoltre, chiedendo le dimissioni del sindaco, Sicilia chiede a Pantisano se «È normale che in un direttivo di circolo siano presenti la zia del sindaco, la segretaria dello staff del sindaco, il Presidente del Consiglio comunale, l’Assessore al Bilancio, il marito dell’Assessore alla Pubblica Istruzione, il figlio del Vicesindaco in carica…».
C’è da sperare ora, soprattutto per i cittadini, che le due sezioni inizino veramente a dialogare tra di loro ponendo fine alle solite botte e risposte che si leggono sui giornali e nei peggiori dei casi sui social network dove tutto è amplificato e spesso e volentieri distorto.

Giuseppe Frandina

Giuseppe