È protesta fuori dal liceo: gli studenti manifestano per un loro diritto

È protesta fuori dal liceo: gli studenti manifestano per un loro diritto

È da lunedì scorso che gli studenti del liceo scientifico “Lombardi Satriani” di Petilia Policastro stanno protestando disertando le lezioni; la motivazione della protesta è la mancata accensione dei riscaldamenti.
Sembrerebbe che la causa che impedisce l’accensione dei riscaldamenti sia il mancato collaudo dell’impianto che dovrebbe essere effettuato da un tecnico della Gestione Servizi della Provincia. Il tutto si inserisce in una situazione che riguarda tutti gli Istituti scolastici superiori della provincia di Crotone legata ai tagli che la Provincia sta effettuando, a causa delle esigue risorse economiche disponibili e che fanno presagire un anno scolastico più freddo del solito.
Nella giornata di oggi i liceali di Petilia per farsi sentire e per dire come la pensano riguardo alla situazione che stanno vivendo hanno continuato a non entrare a scuola e hanno protestato davanti all’istituto con cartelli e striscioni. Hanno anche scritto una lettera indirizzata alla loro dirigente, Maria Ierardi, al sindaco di Petilia, Amedeo Nicolazzi, al presidente della Provincia di Crotone, Peppino Vallone, e al presidente della Regione, Mario Oliverio. Nella lettera, che ha come oggetto i disagi che si vivono all’interno del liceo, gli studenti parlano di un’ingiustizia che stanno vivendo. «Sono diversi giorni che siamo senza riscaldamento e nessuno prende provvedimenti» si legge nella lettera, inoltre si sottolinea come la dirigente ce la stia mettendo tutta per trovare una soluzione che però non sembra arrivare nell’immediato. Intanto il rappresentante d’Istituto, Gianmarco Miletta, ha tenuto a specificare che nella giornata odierna lui e suoi compagni sono rimasti fuori dalla scuola solo per farsi sentire, anche perché non avrebbe senso non entrare a scuola per la mancanza di riscaldamenti e poi restare fuori al freddo. Gli studenti del “Satriani” sanno bene che disertando la scuola il problema non si risolva, ma conoscono anche l’importanza di manifestare per un loro diritto. Chiedono l’aiuto di tutte le Istituzioni affinché non siano costretti a perdere un altro giorno di scuola riconoscendo l’importanza dell’agenzia di formazione che frequentano.
(L’evoluzione della incresciosa situazione sarà riportata sul cartaceo di Dicembre)
(Nelle foto i ragazzi della protesta e Gianmarco Miletta, rappresentante d’Istituto)

Giuseppe Frandina

Giuseppe