A Bruno e Cento intitolato un parco giochi affinché ci si ricordi di non chinare la testa
È avvenuta oggi nella città di Petilia Policastro la cerimonia di intitolazione di un parco giochi alle due vittime di ‘ndrangheta Domenico Bruno e Giovanni Cento.
Alle due guardie giurate Bruno e Cento, uccise nel ‘91 rispettivamente a 30 e 50 anni, è stato intitolato il parco giochi di via Manche affinché i più piccoli, come ha affermato il sindaco Amedeo Nicolazzi durante il suo discorso, ricordino sempre il gesto di non chinare la testa a nessuno.
L’iniziativa di oggi è stata organizzata dall’Amministrazione comunale, da Libera Crotone e dalle associazioni petiline.
Bella la lettera inviata da don Luigi Ciotti per l’occasione e letta dal referente di Libera Antonio Tata che fra l’altro ha rimarcato l’assurdità che a volte si muore per fare il proprio dovere. Nella lettera don Ciotti ha chiesto che l’atto di intitolare il parco giochi alle due vittime non resti tale, ma che sia un atto che trovi un seguito e uno sviluppo nella memoria viva.
Forti anche le parole di don Pasquale Marrazzo prima della benedizione che ha chiesto: chi siano i veri morti. “Quelli che sono morti o noi che siamo sulla terra? Noi ci siamo fisicamente, ma non so quanto facciamo per combattere quello che ci sta intorno”.
Presenti all’iniziativa i parenti delle vittime, visibilmente commossi nel ricordare e nello scoprire la targa che intitola il parco giochi.