Crotone, denunciato agricoltore che bruciava rifiuti plastici e tossici nel suo fondo agricolo
Smaltiva il materiale di scarto del suo impianto di irrigazione dandogli fuoco.
Crotone, 28/05/2014, – Un agricoltore crotonese di 45 anni, I.A., è stato denunciato dal personale del CfS della stazione di Crotone perché aveva appiccato ripetutamente roghi tossici all’interno dei suoi campi agricoli, per smaltire il materiale di scarto delle sue coltivazioni, come i tubi in polietilene utilizzati per l’impianto di irrigazione sul terreno da lui utilizzato, adoperando il modo più semplice e a costo zero: dargli fuoco. Modalità assolutamente vietata.
Gli agenti sono intervenuti avendo notato, nel corso di un controllo del territorio, una vistosa colonna di intenso fumo nero provenire dalla località “Bucchi” di Crotone. Giunti sul luogo, un fuoco stava divampando nei pressi di una serra dismessa, mentre un uomo, rivelatosi il conduttore del fondo avendolo avuto in concessione gratuita, era intento con il suo trattore nei lavori di preparazione del terreno prima di procedere alla coltivazione. Il rogo stava interessando, almeno per quanto al momento era rimasto ancora da bruciare, dei tubi in polietilene che si utilizzano per gli impianti di irrigazione dei campi agricoli.
Accertato che l’agricoltore, incurante della potenziale pericolosità, era solito utilizzare questo sistema per smaltire i rifiuti, avendo i forestali trovato altri resti di roghi un pò su tutto il terreno, con residui plastici alla base, veniva denunciato all’autorità giudiziaria per l’ipotesi di reato di combustione illecita di rifiuti speciali e getto pericoloso di cose, per come sanzionato dal nuovo art. 256 bis del D.lgs. 152/06 recentemente modificato dal legislatore proprio al fine di sanzionare un modo sconsiderato di smaltire i rifiuti speciali agricoli. Tale pratica difficilmente potrà essere ostacolata senza un’ opera di sensibilizzazione degli addetti ai lavori, per questo sarebbe opportuno che le associazioni di categoria si adoperassero in tal senso, mediante delle mirate campagne di informazione sui rischi che condotte simili possano causare per la salute umana, infatti bruciare materiali plastici produce diossina che sicuramente nuoce alla salute delle persone e alla qualità dei prodotti.