Altre 7 ordinanze di custodia cautelare nell’ambito dell’operazione “Tabula Rasa”

Altre 7 ordinanze di custodia cautelare nell’ambito dell’operazione “Tabula Rasa”

In data odierna la Compagnia Carabinieri di Petilia Policastro ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare a carico di 7 persone, emessa dal GIP distrettuale del Tribunale di Catanzaro nell’ambito dell’indagine denominata “Tabula Rasa”.

Come noto, il 22 maggio 2014 gli stessi militari, in sinergia con il Nucleo Investigativo di Crotone avevano eseguito 19 fermi di indiziati di delitto emessi dalla D.D.A. di Catanzaro per associazione per delinquere di tipo mafioso finalizzata ad estorsioni, rapine, spaccio di droga, illecita concorrenza e danneggiamenti.

Oggi, la conferma dell’intero impianto accusatorio e l’esecuzione delle ulteriori ordinanze restrittive in carcere per:

– Comberiati Salvatore cl.59 (detto “Sabillino” e già detenuto per le indagini dei Carabinieri Impluvium e Filottete ) ;

– Comberiati Salvatore cl.66 ( detto “occhi cupo”, già detenuto) ;

– Scandale Giuseppe (già detenuto per le indagini dei Carabinieri Impluvium e Filottete);

– Pace Domenico (già detenuto per le indagini dei Carabinieri Impluvium e Filottete);

– Pace Giuseppe (già detenuto per le indagini dei Carabinieri Impluvium e Filottete).

Inoltre sono stati posti agli arresti domiciliari Carvelli Luigi ( ex assessore al Comune di Petilia Policastro fino al maggio 2013) e Bruno Domenico (quest’ultimo, già agli arresti domiciliari per altra causa).

Sono state confermate le misure cautelari per Astorino Francesco, Ceraudo Giuseppe, Garofalo Diego, Garofalo Francesco, Lazzaro Emilio, Manfreda Pasquale; disposti obblighi di presentazioni alla P.G. per Astorino Leonello ( tratto in arresto per l’Operazione Tabula Rasa), Ierardi Tommasino ( già ristretto in carcere per l’operazione Impluvium) e Vona Salvatore ( già ristretto agli arresti domiciliari per l’Operazione Filottete).

Il Giudice per le Indagini Preliminari ha, inoltre, dichiarato la propria incompetenza per quanto riguarda la posizione di Astorino Marco, poiché lo stesso risultava minorenne all’epoca dei fatti contestati, rimettendo lo stesso in libertà, come parimenti è stata dallo stesso Giudice ordinata l’immediata liberazione di Astorino Carmelo, Astorino Salvatore, Carvelli Massimo, Garofalo Giuseppe, Manfreda Domenico, Manfreda Vincenzo, Mannolo Giuliano, Teti Vincenzo, Vona Giuseppe. Questi ultimi naturalmente restano indagati per i delitti che gli erano stati inizialmente attribuiti.

Giuseppe Frandina

Giuseppe