Il Comitato Cittadino Aeroporto Crotone ha protestato alla Cittadella regionale

Il Comitato Cittadino Aeroporto Crotone ha protestato alla Cittadella regionale

Il Comitato Cittadino Aeroporto Crotone lo scorso 21 giugno, insieme ad un gruppo di cittadini, si è recato alla Cittadella regionale per protestare e rivendicare ancora una volta il diritto alla mobilità, difendendo l’unica struttura presente sul territorio. A seguito della manifestazione il Comitato ha stilato una nota in cui si legge che “Dopo una fase iniziale di protesta una delegazione di entrambi i comitati è stata ricevuta dalla Regione accolti dall’ing. Domenico Pallaria (dirigente generale facente funzioni), Marco Merante (dirigente infrastrutture, lavori pubblici e mobilità), Sonia Tallarico (dirigente turismo e beni culturali) e dal capo struttura ing. Rodolfo Bova.
A tal riguardo, è preoccupante il fatto che ancora non sia stato reso pubblico, secondo le norme sulla trasparenza, il piano industriale della nuova società di gestione, che, in quanto partecipata dalle istituzioni, non va considerata un soggetto giuridico scollegato.
Solo attraverso la pubblicazione di tale piano di sviluppo economico e finanziario, i vettori aerei potranno riuscire a valutare la convenienza a programmare delle tratte sugli scali di Reggio e di Crotone (quest’ultimo attualmente chiuso fino a data indeterminata). In assenza del piano,
ogni finanziamento, ogni bando incentivante andrà a beneficio del solo scalo di Lamezia, amplificando l’isolamento e il disagio economico delle aree periferiche della Calabria”.
“Alla situazione di stallo emersa in questi mesi non si vede alcuna soluzione nel breve periodo per l’aeroporto di Crotone e per il futuro non si intravvede alcuna prospettiva reale se non promesse.
Attenderemo il prossimo consiglio comunale straordinario del 27 giugno per poter esporre il nostro punto di vista da semplici cittadini perché purtroppo sembra che lo Stato si sia dimenticato di un intero territorio ad oggi ISOLATO.
Siamo decisi a non rimanere più spettatori davanti a questo spettacolo desolante.
Siamo cittadini italiani e rivendichiamo i nostri diritti”.

Giuseppe Frandina

Giuseppe