Fusione Csv Crotone, Vibo e Catanzaro
A 18 anni di distanza dalla costituzione dell’associazione Aurora CSV Crotone, ente gestore del Centro Servizi per il Volontariato della provincia di Crotone, una nuova pagina si apre per il volontariato della provincia. “Per 18 anni il CSV di Crotone – si legge in una nota – è stato luogo di aggregazione e di crescita del volontariato e del tessuto associativo provinciale, centro di propulsione di dinamiche relazionali e di condivisione alla base dello sviluppo sociale e culturale della nostra comunità, ha promosso e sostenuto processi di partecipazione democratica, impegno sociale e cittadinanza attiva.
A partire dal primo gennaio 2021 tutto questo patrimonio di esperienza, conoscenza e capacità sarà trasferito in una dimensione interprovinciale, nell’ottica della realizzazione di un percorso unitario che vuole andare oltre ogni frammentazione in vista di un unico fondamentale obiettivo: l’affermazione della cultura del volontariato e dei valori che la caratterizzano.
Con questo spirito l’assemblea dei soci del Centro Servizi per il Volontariato “Aurora” della provincia di Crotone, chiamata a raccolta in seduta ordinaria e straordinaria nella giornata del 13 ottobre scorso presso il Museo e Giardini di Pitagora, ha approvato il progetto di fusione con i CSV di Catanzaro e Vibo Valentia decretando la nascita del “CSV Catanzaro Crotone Vibo Valentia – Calabria Centro”.
E’ questo il nome del nuovo ente che diverrà pienamente operativo a partire dal primo gennaio 2021, alla cui costituzione si è giunti dopo un percorso lungo quasi due anni che ha visto il Comitato Direttivo e la struttura tecnica del CSV di Crotone fortemente impegnati in un costante lavoro di confronto, scambio e condivisione con i Centri di Servizio per il Volontariato di Catanzaro e Vibo Valentia.
Nel corso dell’assemblea il presidente del CSV di Crotone, Lucia Sacco, ha sottolineato l’importanza del processo di fusione e dell’attività che il CSV Calabria Centro metterà in campo per sostenere e rafforzare il volontariato mentre il direttore Filippo Sestito, alla presenza del notaio Dott. Tommaso Capocasale, ha illustrato dal punto di vista tecnico il progetto di fusione e lo statuto del nuovo CSV, soffermandosi sul ruolo che il Codice del Terzo Settore attribuisce ai Centri di Servizio per il Volontariato, sempre più determinanti per l’infrastrutturazione sociale delle nostre comunità.
Si tratta di un’operazione straordinaria che vede l’unione di tre CSV per gestire al meglio, unificando conoscenze e competenze, la nuova dimensione del volontariato e del terzo settore che la riforma ha delineato; una scelta che testimonia come sia possibile condividere un orizzonte più ampio con grande senso di responsabilità, accompagnando e sostenendo il volontariato verso le nuove sfide che lo attendono”.