Donne crotonesi: la Prof.ssa Rosanna Iembo insignita dell’alta onorificenza della città di Crotone
Da Theano a Myia, da Damo a Rosanna Iembo: un volo storico che ha consentito a un’altra donna della città pitagorica di diffondere la cultura ai più alti livelli facendosi ambasciatrice nel mondo dell’identità millenaria di Crotone e avendo cura di testimoniarne la straordinaria attualità. Una studiosa italiana voluta fortemente dai matematici statunitensi per aver creato una delle dieci migliori opere del mondo basate sul concetto d’interdisciplinarietà e che le è valsa l’alta onorificenza della città di Crotone, di cui è stata insignita ieri nella Sala consiliare del Comune di Crotone.
Due lauree (una in Matematica, l’altra in Teologia e Filosofia) e un lavoro di ricerca durato quindici anni che l’hanno condotta in America per conseguire l’ambito premio. Pitagora come volano per il turismo e fondamento della rinascita calabrese: questa la mission della matematica. L’incontro di ieri è stato moderato da Francesco Vignis, portavoce del sindaco, il quale, quest’ultimo, ha spiegato come il riconoscimento sia avvenuto previa delibera di Giunta, cosicché l’atto resterà negli atti del Comune di Crotone.
“Vogliamo che questo resti nella storia della nostra città”, ha dichiarato il primo cittadino. Secondo l’assessore alla cultura Antonella Cosentino, nell’epoca della globalizzazione è difficile mantenere le specificità territoriali, bensì il lavoro della Prof.ssa Iembo s’inserisce in questo tentativo di cambiare il futuro designando quale punto di partenza il passato e il recupero delle tradizioni. “Un sapere comune per un sentire comune” è il nuovo motto dell’Amministrazione che vuole conferire un imprinting culturale al suo operato. “Il tuo nome è legato per sempre alla città di Crotone” ha comunicato l’Assessore all’illustre cittadina. Ha poi ricordato i meriti della scuola pitagorica che, già all’epoca, rappresentava un modello annunciato d’emancipazione femminile. Una ricerca interdisciplinare che trova nel numero una base conoscitiva comune e che deve costituire l’humus da cui partire per implementare un nuovo modello di vita associativa.
Emozionata la Prof.ssa Rosanna Iembo che ha ringraziato all’inizio del suo discorso le figlie Miriam e Irene per aver contribuito in maniera ineccepibile alla realizzazione dei suoi lavori. Le due musiciste hanno eseguito con il violino il brano canone di Pachelbel conferendo alla cerimonia quell’aurea magno-greca che ancora oggi, dopo più di duemilaecinquecento anni, risuona. “Non avete idea di quanto sia attuale Pitagora nel mondo” ha asserito la Professoressa la quale ha altresì individuato nella sua esperienza americana l’acme della sua carriera che proseguirà di sicuro negli anni, giacché è stata nominata membro a vita dell’American Mathematical Society. “Come si può sfruttare Pitagora?” si è chiesta la docente, attraverso, dunque, poesia, musica, arte e matematica che dovrebbero intersecarsi e infondere uno scatto d’orgoglio nella comunità circostante.