Gli studenti del Borrelli nella giuria del Premio Galileo

Gli studenti del Borrelli nella giuria del Premio Galileo

Gli studenti del Liceo Classico di Santa Severina hanno preso parte alla giuria del Premio Galileo.

Il Premio Galileo è il momento centrale de “La Settimana della Scienza”, l’evento della città di Padova articolato in seminari, talk, laboratori, mostre e spettacoli che, giunto alla sedicesima edizione, seleziona i migliori libri di carattere scientifico pubblicati in Italia nel
biennio precedente e si inserisce in un programma di diffusione della cultura scientifica che il comune di Padova promuove in collaborazione con l’Università cittadina.

In particolare gli studenti della classe IV B del Liceo Classico “Diodato Borrelli” coordinati dal prof. Vincenzo Geraldi, hanno avuto l’onore di essere parte delle 10 scuole selezionate per partecipare, in qualità di giuria, alla consegna del celebre premio.
Il programma allestito per gli studenti ha previsto due giorni, 14 e15 ottobre, intensi, ricchi di attività culturali: la visita all’orto botanico, l’incontro con i giornalisti delle maggiori testate nazionali, il confronto con gli autori dei libri in gara, la visita all’Università.
Cinque i libri finalisti: “Quando abbiamo smesso di capire il mondo” di Benjamin Labatut, “Le sette misure del mondo” di Piero Martin, “Serendipità” di Telmo Pievani, “Senti chi parla” di Francesca Buoninconti e “Neandertal” di Rebecca Wragg Sykes.
La giuria scientifica, composta da personalità di indiscusso valore in campo culturale e scientifico, che ha selezionato la cinquina di opere tra tutti i testi di divulgazione scientifica pubblicati in Italia negli ultimi due anni, è stata presieduta dalla rettrice dell’Università di Padova
Daniela Mapelli.
La premiazione ha avuto luogo giorno 15 ottobre nell’Aula Magna dell’Università di Padova. Si è trattato dell’ultimo passaggio di un percorso intrapreso a marzo: la giuria scientifica, ha individuato entro primavera le cinque opere letterarie più meritevoli fra tutti i testi. Una
seconda giuria, formata da studenti, ha poi scelto l’opera da premiare.
Ad aggiudicarsi il primo posto è stato Benjamin Labatut, con quel curioso caso letterario che è stato “Quando abbiamo smesso di capire il mondo”, romanzo-saggio che ricostruisce la nascita della scienza moderna.
L’alta qualità delle opere in gara ha dimostrato come il premio letterario Galileo sia diventato ormai un appuntamento di riferimento per la
divulgazione scientifica. (A cura di Greta Foglia).

Redazione Il Petilino

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