Flashmob a Steccato di Cutro per ricordare i morti in mare

Flashmob a Steccato di Cutro per ricordare i morti in mare

Tutto pronto per il flashmob di stasera che si terrà a Steccato di Cutro per ricordare la tragedia del febbraio 2023 quando in mare morirono quasi 100 migranti. La manifestazione si inserisce all’interno di Genfest 2024.

Il leitmotiv è “prendersi cura”. I giovani del Movimento dei Focolari vivranno, dal 26 al 30 luglio, il Genfest a Lamezia Terme. È uno dei tre Genfest che si svolgeranno quasi contemporaneamente in Italia. A Lamezia Terme confluiranno i giovani provenienti, oltre che dalla Calabria, anche da Campania, Puglia, Basilicata, Sardegna, Sicilia e dalla vicina Albania.

Il Genfest di Lamezia Terme prenderà la staffetta, idealmente, dal Genfest del Brasile, ad Aparecida, dove confluiranno giovani provenienti da tutto il mondo (cento anche dall’Italia). Il titolo è: “Prendiamoci cura, dal Brasile alla Calabria”

«Il Genfest “Prendiamoci Cura dal Brasile alla Calabria” – spiega Melina Morana, della Sicilia, una delle organizzatrici – nasce dall’idea di un gruppo di “Giovani per un mondo unito” del sud, di voler proporre ai giovani un invito, quello di attuare il cambiamento che desiderano vedere nel mondo tramite l’arte del prendersi cura. È un invito al prendere consapevolezza di sé come parte di un tutto interconnesso e di quanto sia importante che ognuno diventi in primis protagonista della propria storia così da poter creare relazioni di “Cura”, andando oltre se stessi per accogliere l’altro e intessere il noi che diventa comunità. Tra gli obiettivi c’è la speranza che ogni partecipante possa portare con sé – dopo aver vissuto i diversi momenti che caratterizzano il Genfest – delle domande, ma soprattutto il desiderio di diventare promotore dell’arte della cura nella realtà in cui vive».

Il Genfest sarà itinerante, con vari momenti in varie location. Cuore della manifestazione sarà l’Auditorium “San Benedetto” di Lamezia Terme, ma i partecipanti si sposteranno poi in altre città e luoghi simbolo.

Si inizia il 27 mattina, quando i circa 400 partecipanti saranno accolti dal vescovo di Lamezia, monsignor Fortunato Morrone e da due sindaci, Paolo Mascaro, di Lamezia Terme ed Elia Carmelo Pallaria, di Curinga. Si comincerà con il collegamento video con il Genfest del Brasile, con cui Lamezia farà un’ideale staffetta e con il messaggio di Margaret Karram, presidente del Movimento dei Focolari.

Il tema della mattina sarà PRENDIAMOCI CURA: di noi stessi”.

 Nel pomeriggio il Genfest inizia il suo viaggio itinerante. Il tema è “PRENDIAMOCI CURA: dell’altro”. I partecipanti si sposteranno in varie location del territorio per visitare alcuni centri, associazioni e comunità che operano per il recupero di persone con dipendenze, per l’accoglienza di migranti e di minori stranieri non accompagnati, per iniziative ecologiche.

Nella seconda giornata il tema sarà “PRENDIAMOCI CURA: diventando costruttori di pace”. Nell’auditorium del Santuario “Madonna Greca” di Isola Capo Rizzuto, è previsto un incontro per esaminare le varie situazioni di crisi e le sfide dei paesi del mediterraneo. In dialogo con i giovani ci saranno l’ambasciatore Pasquale Ferrara e Maria Giovanna Pietropaolo, funzionaria ONU.

Nel pomeriggio seguiranno una rappresentazione teatrale e i workshop su “Acqua, sorgente di pace” e “Interculturalità”. La messa sarà celebrata da monsignor Francesco Savino, vescovo di Cassano allo Jonio.

La giornata si concluderà, emblematicamente, sulla spiaggia di Steccato di Cutro, luogo simbolo della tragedia dei migranti del 25-26 febbraio 2023, quando perirono in mare circa 100 persone, che viaggiavano a bordo di un caicco partito dalla Turchia con un carico di 180 persone. In ricordo di quei momenti, si svolgerà il flashmob: “Silenzio, ascolto, parola: la nostra preghiera per la pace”.

Per la terza giornata si tornerà nel salone San benedetto di Lamezia Terme. Il tema della terza giornata è: “PRENDIAMOCI CURA: delle nostre città, della nostra terra, del nostro pianeta”.

Il programma prevede gruppi di lavoro e dialogo dal titolo “Comunità Pathways”, con sette workshop su vari temi per condividere talenti e interessi e avviare azioni e progetti concreti per un mondo più unito e fraterno. Tra i temi trattati: la legalità, il disarmo, la sostenibilità, la comunicazione, la costruzione del “noi”.

Il Lungomare “Falcone e Borsellino” di Lamezia Terme ospiterà l’evento conclusivo dal titolo “Per il Mediterraneo della fraternità”. Spettacolo, musica e testimonianze si alterneranno in una lunghissima serata, fino a mezzanotte, con la presenza di testimonial, giovani e adulti, che hanno inciso nella storia della nostra terra.

Il Genfest si concluderà il 30 mattino.

“Ciò che vogliamo proporre  – spiega Melina Morana – è la voglia di protagonismo di noi giovani, il nostro impegno per rendere la nostra terra migliore, per lavorare insieme per costruire un futuro e una cultura di pace. La “fraternità” non è solo una parola: è un obiettivo, è il principio fondante del nostro essere uomini. L’umanità potrà riprendere la via maestra se sarà capace di riscoprire e vivere valori importanti. È una proposta controcorrente, ma vera. Vogliamo viverlo a Lamezia Terme, nel sud dell’Italia, ma saremo uniti, idealmente e concretamente, con tutti i giovani che vivranno i Genfest che saranno realizzati in altre città in tutto il mondo.L’evento centrale sarà in Brasile, ma tante altre città si uniranno a questo progetto comune. Noi giovani abbiamo grandi ideali e il Genfest sarà di certo uno di quei momenti per poterli comunicare”.

Filomena Ierardi

Filomena Ierardi