Premio Nazionale Lea Garofalo: a Petilia le premiazioni

Premio Nazionale Lea Garofalo: a Petilia le premiazioni

Ieri mattina nella Biblioteca comunale di Petilia Policastro si è svolta la cerimonia conclusiva della Prima edizione del Premio Nazionale “Lea Garofalo” – TREDICI ANNI DOPO, per non dimenticare la morte violenta subita da Lea Garofalo a Milano (24 novembre 2009 – 24 novembre 2022).

Presenti alla cerimonia di premiazione il consigliere provinciale delegato Fernando Militerno, che ha portato ai presenti i saluti del Presidente della Provincia di Crotone Sergio Ferrari, il sindaco di Petilia Policastro Simone Saporito, il presidente dell’associazione Dioghenes APS ed autore del libro “UNA FIMMINA CALABRESE” Paolo de Chiara, autorità civili, religiose e militari.

Un Premio voluto per coltivare la memoria, per educare e formare, per consentire attraverso la conoscenza e la consapevolezza il diffondersi della cultura della legalità.

L’amministrazione provinciale guidata da Ferrari e rappresentata questa mattina dal consigliere Militerno, ha sostenuto con convinzione il progetto: “Accanto a chi opera per costruire e coltivare il seme della legalità e della giustizia. Accanto ai ragazzi nel loro precorso di crescita, con azioni che consentano loro di avere la certezza che un’altra società è possibile, che è possibile dire no al malaffare, alla violenza, alla sopraffazione. E quale modo migliore che farlo coinvolgendoli, con una partecipazione attiva, responsabile, attraverso la memoria, ricordando perché più nessuno resti solo nella lotta contro la criminalità organizzata.”

La parte musicale è affidata agli Studenti dell’Istituto “G. Marconi” di Petilia Policastro e di Pagliarelle e dell’Istituto “D. Alighieri” di Foresta.

Premiazione:

1° classificato: C1 – “Lotta alle mafie” (cortometraggio), classe V D, Liceo Scientifico “Filolao”, Crotone 

2° classificato: F1 – Il Coraggio di dire NO (poesia individuale), Sara Calabretta, 5AL, IIS “Pertini-Santoni”, Crotone.

3° classificato: E1 – “F I M M I N A” (dipinto), 3A I.C. “Dante Alighieri”; 3C I.C. Plesso Filippa Mesoraca; 3° I.C. “G. Marconi” Petilia Policastro; 3E Plesso di Pagliarelle I.C. “Marconi” Petilia Policastro.

4° classificato: R1 – CANZONE PER LEA (videoclip musicale), Lorenza Catabzariti, Ilenia Lobello, Michele Stella, Ginevra Parisi, Maya Ben Yaish, 3B grafica, 5B grafica, 2A, 3A arti figurative, Liceo Artistico IIS “Giovanna De Nobili”, Catanzaro.

5° classificato: S1 – VEDO, SENTO PARLO (disegno), Ester Artusi, 4A, Liceo Artistico IIS “Giovanna De Nobili”, Catanzaro. 

Premi Speciali

1. Sebastiano Ardita 

– Motivazione: Un magistrato siciliano che, con il suo lavoro e la sua professionalità, permette a tutti noi di non perdere la fiducia nelle Istituzioni pulite di questo Paese orribilmente sporco. La sua azione di divulgazione della cultura della Legalità, soprattutto, attraverso i suoi libri sviluppa e rafforza la necessaria coscienza nell’affrontare queste tematiche con lucidità e impegno quotidiano.

2. Salvatore Borsellino 

– Motivazione: Fratello del magistrato Paolo Borsellino, massacrato insieme alla sua scorta in via d’Amelio il 19 luglio del 1992. Per la sua forza e il suo coraggio di portare avanti una battaglia che riguarda tutti noi: la ricerca della Verità e della Giustizia per suo fratello Paolo e per tutte le vittime delle maledette mafie. Con il Movimento da lui fondato, le “Agende Rosse”, ha ridato forza e vigore a chi crede fortemente nel cambiamento. 

3. Luciano Traina 

– Motivazione: Fratello di Claudio, agente della Polizia di Stato, ucciso (insieme ai suoi colleghi in via d’Amelio il 19 luglio del 1992) per tutelare la vita del giudice Paolo Borsellino. Per il suo impegno professionale, sfociato negli arresti di alcuni appartenenti a Cosa nostra, e per il suo impegno nella diffusione della cultura della Legalità. 

4. Giuseppe Antoci

– Motivazione: Per il suo impegno costante e concreto nell’opporsi all’arroganza criminale. Da Presidente del Parco dei Nebrodi ha dimostrato, con i fatti (e non solo a parole) che è possibile contrastare economicamente le mafie. L’attentato subito e perpetrato da vigliacchi criminali non ha fermato l’azione di contrasto e non deve farci indietreggiare di un millimetro per arrivare al giorno della Liberazione. 

5. Renato Cortese 

– Motivazione: Il lavoro incessante nelle forze di Polizia, gli arresti dei maggiori protagonisti delle associazioni criminali e l’impegno umano offrono non solo il buon esempio da seguire ma anche, e soprattutto, quella forza necessaria per offrire quel supporto agli uomini delle Istituzioni impegnati sul fronte dell’Antimafia. 

6. Angela Napoli

– Motivazione: Una donna delle Istituzioni, una donna calabrese che ha dimostrato, negli anni, il suo impegno sul fronte dell’Antimafia dei fatti. L’unica parlamentare a mostrare un interesse, con le sue interrogazioni e le sue interpellanze, sulle vicende tragiche che hanno caratterizzato la vita di Lea Garofalo. Il suo impegno è un esempio chiaro di come, anche in una Regione difficile (ma straordinaria) è possibile credere nel cambiamento liberatorio. 

7. Mario Ravidà

– Motivazione: Uomo delle Istituzione, ha dimostrato che l’abnegazione e la costanza ripagano gli sforzi necessari per contrastare i poteri criminali. L’investigazione fatta con passione, come ha dimostrato attraverso fatti concreti, porta ai giusti risultati. Il senso dello Stato, anche quando si scontra con le devianze istituzionali, è fondamentale per vincere questa “guerra secolare”. 

8. Giuseppe Cassata

– Motivazione: Una persona perbene che, con il Movimento delle “Agende Rosse”, porta alle giovani generazioni (le uniche a sentire il “fresco profumo di libertà”) il testimone delle tante vittime delle mafie. Il suo impegno costante, disinteressato e viscerale fanno sì che un giorno non si potrà affermare che “noi” siamo stati silenti. Pino ci fa capire che il “noi” è fondamentale per poter abbattere il male. 

9. Luana Ilardo

– Motivazione: Figlia di Luigi, il “confidente” di uno Stato che, attraverso i suoi uomini migliori, voleva arrestare un feroce latitante di Cosa nostra, posizionato ai vertici dell’organizzazione criminale. Suo padre è stato ammazzato (Catania, 10 maggio 1996) per i maledetti accordi secolari tra uno Stato deviato e le mafie. Luana, con la determinazione di suo padre, ci offre quel riscatto e quella forza necessaria per poter continuare a credere che è possibile sconfiggere per sempre le “devianze” statali, istituzionali, mafiose e massoniche. 

10. Francesco Coco

– Motivazione: Già Maresciallo dei carabinieri e primo cittadino. Uomo delle Istituzioni che crede nei valori comuni legati al rispetto verso gli altri e alla diffusione della cultura della legalità. Anche dopo aver subito un attentato quasi mortale (un’aggressione vile da parte di vigliacchi senza onore) continua a portare avanti la sua idea di giustizia. 

11. Tommaso Nereo

– Motivazione: Vice-brigadiere dell’Arma dei carabinieri. “Chi salva una vita salva il mondo intero” è scritto nel Talmud di Babilonia. Nella giornata del 3 giugno scorso, nella frazione Pagliarelle, insieme al suo collega di pattuglia, ha salvato la vita ad un anziano in arresto cardiocircolatorio. Abnegazione, determinazione senso del dovere e delle Istituzioni, professionalità e lucidità mentale hanno permesso l’azione di salvataggio. 

12. Carmelo Germanà Bozza

– Motivazione: Carabiniere. “Chi salva una vita salva il mondo intero” è scritto nel Talmud di Babilonia. Nella giornata del 3 giugno scorso, nella frazione Pagliarelle, insieme al suo collega di pattuglia, ha salvato la vita ad un anziano in arresto cardiocircolatorio. Abnegazione, determinazione senso del dovere e delle Istituzioni, professionalità e lucidità mentale hanno permesso l’azione di salvataggio.

13. Dario Vassallo 

– Motivazione: Fratello di Angelo, il “Sindaco pescatore” del Comune di Pollica, ucciso da una mano assassina (e più menti legate alle istituzioni deviate di questo Paese) il 5 settembre del 2010. Dario, da diversi anni, è impegnato sul fronte della ricerca della Verità e della Giustizia per far emergere la verità che sommerge la morte di Angelo. 

14. Rosario Conti

– Motivazione: Appuntato scelto dell’Arma dei carabinieri. Fulgido esempio sportivo per i suoi successi a livello mondiale. I suoi titoli (campione d’Italia, d’Europa e del Mondo con i colori della nazionale italiana di Tiro al Volo) sono necessari anche per comprendere che, in Calabria (una terra difficile, maledetta e bellissima) è possibile intraprendere la giusta strada. Anche attraverso lo sport è possibile quella necessaria Resistenza che sfocia nella Liberazione dal male. 

15. Catia Silva

– Motivazione: Le mafie hanno spostato la “palma al Nord” da troppi anni. E in quel pezzo del Paese, dove molti continuano a “nascondere” per paure, per vantaggi e per collusioni affaristiche con le mafie (in questi anni, soprattutto, con la ‘ndrangheta) una donna emiliana ha dimostrato che il coraggio, la perseveranza e la tenacia possono portare al contrasto attraverso processi giudiziari. Nel paese di Brescello, famosa per Peppone e don Camillo, una donna-coraggio ha disturbato l’invasione barbarica della maledetta mafia calabrese.

Redazione Il Petilino

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