Segreterie confederali di Cgil Cisl Uil chiedono politiche incisive per Crotone

Segreterie confederali di Cgil Cisl Uil chiedono politiche incisive per Crotone

Disoccupazione a livelli record e amministrazione inesistente

Crotone è una città che soffre una crisi economica e sociale senza precedenti,
Una pesante e lunga crisi che coinvolge ogni settore della vita produttiva: agricoltura, artigianato, edilizia, piccole imprese, commercio registrano ogni giorno  chiusure e fallimenti ed ha come corollario una drammatica questione sociale. Il lavoro non c’è e la disoccupazione ha raggiunto livelli intollerabili nei giovani e nei meno giovani.
Sarebbe, però, ingiusto ed ingeneroso attribuire a questa amministrazione le responsabilità di questa crisi che, invece, ha ragioni strutturali profonde e complesse.
Se dovessimo individuare delle colpe politiche il nostro sguardo andrebbe rivolto a quanto non è stato fatto negli anni passati dalle Amministrazioni che si sono succedute, dall’Europa dell’austerità, dall’indifferenza e dall’incapacità dei governi nazionali e regionali.
Non possiamo, altresì, non rilevare la mancanza di qualsiasi atto, di qualsiasi iniziativa da parte di questa amministrazione  volta a contrastare o ad alleviare questa lenta agonia, questo declino inesorabile che avvolge la nostra comunità.
Porto, Aereoporto, gestione delle acque, rifiuti e relativa gestione della differenziata, Antica Kroton, occupazione, tutto tace nell’indifferenza piu assoluta di chi è al governo della città e di tutto un ceto dirigente e politico che oggi più che mai dimostra una preoccupante inadeguatezza a svolgere le proprie funzioni.
Bisognerebbe diffidare di coloro che in campagna elettorale promettono rivoluzioni e grandi cambiamenti; ed una volta al governo,invece, mostrano per intero la propria inconsistenza, documentabile anche dai troppi errori commessi.
Crotone è una città che avrebbe solo bisogno di essere ben governata attraverso un processo di ritorno alla normalità. Anche nel confronto con i corpi intermedi della società. Con i quali si è scelto, purtroppo, di dare vita ad una sorta di resa dei conti.

Signor Sindaco, non noi, ma la stragrande maggioranza delle cittadine e dei cittadini, dopo un anno di immobilismo e di insipenza, oggi registrano la inutilità sua e dell’intera compagine amministrativa.
State dimostrando di essere assolutamente inadeguati a svolgere il ruolo per il quale siete stati eletti.
Guidare il Comune richiede competenze ed un impegno assiduo ed esclusivo che sino ad oggi, in verità, non abbiamo percepito.
I Vostri propositi di discontinuità rispetto al passato sono stati disattesi, le promesse di cambiare verso non si sono realizzate.
Alla luce di queste amare considerazioni, Vi invitiamo a riflettere in questa afosa estate agostiana su quale futuro disegnare per la Città.

Giuseppe Frandina

Giuseppe