Il sindaco Saporito dall’isola ecologica risponde alle accuse comparse su un blog: La legalità deve trionfare
Dall’isola ecologica il sindaco di Petilia Policastro Simone Saporito fa un video messaggio per rispondere all’articolo che nelle ultime ore è diventato virale e che è comparso a firma di Alessia Bausone sul blog “I nuovi calabresi”.
Nell’articolo si prende di mira soprattutto l’amministrazione Saporito e anche il consigliere di minoranza Giovanbattista Scordamaglia; si fa riferimento a un sistema Petilia fatto di corruzione e clientelismo e le accuse che vengono rivolte al sindaco Saporito sono diverse.
Questa Testata nelle ultime ore è stata più volte contattata da cittadini che volevano vederci chiaro in merito alla situazione per questo abbiamo chiesto delucidazioni direttamente a Saporito che con un video risponde alle accuse della Bausone.
Il sindaco ha detto di aver già presentato una denuncia per diffamazione alla locale Caserma dei Carabinieri contro il blog e la Bausone alla quale consiglia, “se vuole fare davvero giornalismo d’inchiesta”, di recarsi sul posto e di chiedere direttamente all’interessato il quale non si tirerà indietro per un confronto.
Riguardo alle accuse rivolte per il rapporto tra l’impresa CA.GE.PR.AV Multiservice di Filomena Saporito e il Comune il sindaco smentisce e spiega come il soccorso stradale non abbia preso nemmeno un euro dal Comune di Petilia Policastro.
Saporito risponde anche all’accusa che prende di mira lo scuolabus della città che il Comune avrebbe acquistato ad un prezzo superiore al suo valore effettivo solo per favorire il marito della cugina; il sindaco a tal proposito parla della scorrettezza avuta nel citare il prezzo del veicolo senza menzionare che nello stesso prezzo rientravano tanti altri servizi.
Il primo cittadino petilino facendo sempre riferimento alla non credibilità dell’articolo, chiedendosi quale sia il vero scopo dell’autrice, sottolinea come nella stessa redazione del blog su scrive ci sia anche Francesco Rizza ex assessore dell’amministrazione Nicolazzi proprio per questo Saporito le chiede “se il suo sia giornalismo d’inchiesta o giornalismo di parte” e conclude rivolgendosi sempre alla Bausone “se lei ha rilevato delle anomalie, degli illeciti o dei reati in quelle carte che le hanno passato o che ha scaricato vada alla prima Procura, alla prima Caserma, al primo Commissariato che incontra e faccia denuncia perché la legalità deve trionfare”.