Unical: Lezione di Mons. Savino sulla pedagogia profetica di don Milani
Proseguono le attività seminariali dell’insegnamento universitario di Pedagogia dell’Antimafia attivo presso il dipartimento di Culture, Educazione e Società dell’Università della Calabria. Mercoledì 8 novembre alle 14.15 presso l’University club dell’ateneo, gli studenti e le studentesse di Scienze dell’Educazione dell’Unical incontreranno S.E.R. Mons. Francesco Savino, vescovo di Cassano All’Ionio e vicepresidente della CEI per l’Italia Meridionale, per una lezione sulla pedagogia profetica di don Lorenzo Milani. Savino discuterà anche il concetto di Ultimità che ha segnato profondamente l’avventura educativa del Priore a Barbiana tra il 1954 e il 1967. L’incontro si aprirà con i saluti istituzionali di Roberto Guarasci, direttore del DiCES, e con l’introduzione di Rossana Adele Rossi, coordinatrice del corso di studio unificato in Scienze dell’Educazione e Scienze Pedagogiche. Toccherà a Giancarlo Costabile, titolare dell’insegnamento di antimafia, coordinare la tavola rotonda. L’evento è patrocinato da Barbiana 2040, rete nazionale di scuole dedicata all’attualizzazione della metodologia didattica di don Milani. Mons. Savino sarà premiato dal Laboratorio di Pedagogia dell’Antimafia per la sua costante attività di contrasto alla cultura mafiosa e della violenza.
«L’azione pedagogica del vescovo Savino – dichiara Giancarlo Costabile – costituisce un punto di riferimento per educatori e insegnanti interessati ad affermare una pedagogia trasformativa orientata alla promozione dei diritti costituzionali, della prossimità educativa, della cultura della pace e dell’inclusione. Savino si è sempre schierato dalla parte dei deboli, interpretando fin in fondo il senso autentico dei valori che hanno permeato il progetto educativo di don Milani a Barbiana. Il presule pugliese – conclude Costabile – si pone nel solco del magistero pedagogico di don Tonino Bello: dai segni del potere, che troppo spesso hanno segnato negativamente la storia della chiesa calabrese, è riuscito a rendere visibile il potere dei segni che costruiscono speranza, riscatto, futuro.»