Tornano le giornate Fai a Santa Severina

Tornano le giornate Fai a Santa Severina

Tornano le Giornate FAI promosse dal Fondo Ambiente italiano. Dopo l’enorme successo dello scorso anno, in concomitanza con la campagna Ricordiamoci di salvare l’Italia, attiva dal 1 al 31 ottobre, debuttano i luoghi aperti per celebrare l’autunno e le bellezze nostrane da salvaguardare.

Da nord a sud della Penisola l’invito è quello di lasciarsi sorprendere dalla ricchezza del patrimonio italiano, scoprendo con occhi curiosi e da prospettive insolite 660 luoghi in tutte le regioni. Per l’occasione, 3.800 volontari – appartenenti soprattutto ai Gruppi FAI Giovani – accompagneranno gli italiani lungo 150 itinerari a tema, da percorrere liberamente, che vedranno l’apertura di luoghi solitamente non visitabili o poco valorizzati – palazzi, chiese, castelli, aree archeologiche, giardini, architetture industriali, botteghe artigiane, musei, fari ma anche interi quartieri e borghi – raccontati con lo spirito entusiasta che caratterizza i giovani.

Inoltre, in accordo con la campagna #salvalacqua che il FAI promuove per sensibilizzare i cittadini sul valore di questa risorsa preziosa ma sempre più scarsa, quest’anno molti percorsi avranno come fil rouge l’acqua e tra i siti visitabili ci saranno numerosi mulini, dighe, cisterne, acquedotti e depuratori.

Gli studenti del Liceo Classico “D. Borrelli” insieme alla Delegazione FAI di Santa Severina accoglieranno il 14 ottobre i visitatori alla scoperta di un percorso che parte dalla Fontana Vecchia, costruita nel 1890 dall’Arcivescovo De Risio, che fece arrivare l’acqua dal monte “Petrirta” in paese nello stesso anno. Annesso alla fontana vi era anche un abbeveratoio per animali, in particolare per cavalli, che venivano ferrati nella forgia di Mastro Giovanni situata proprio accanto.
La presenza degli studenti rientra nel progetto di Alternanza Scuola Lavoro “Apprendisti Ciceroni” del FAI, gli studenti hanno l’occasione di studiare un bene d’arte o natura del loro territorio e di fare da Ciceroni illustrandolo a un pubblico di adulti o di coetanei, sentendosi così direttamente coinvolti nella vita sociale, culturale ed economica della comunità e diventando esempio per altri giovani in uno scambio educativo tra pari.

Giuseppe Frandina

Giuseppe