Sarà inaugurato il Museo della cultura contadina a San Leonardo di Cutro

Sarà inaugurato il Museo della cultura contadina a San Leonardo di Cutro

Verrà inaugurato venerdì 23 giugno alle ore 18:00 il Museo della Cultura Contadina di
San Leonardo di Cutro: uno spazio espositivo che raccoglie, custodisce e valorizza gli
oggetti più significativi della tradizione agricola del Marchesato.
Realizzato grazie al contributo dell’Associazione culturale Radici in sinergia con il
Comune di Cutro, il Museo offre un percorso nella memoria, nella vita quotidiana
contadina, attraversando un’area dedicata alla Terra, una all’uva e alla sua trasformazione,
una alle Arti e ai Mestieri.
L’edificio, progettato negli anni ’50 dall’architetto torinese Giovanni Astengo su
commissione dell’allora Opera Valorizzazione Sila, era inizialmente adibito a scuola
elementare. Trasformato in seguito in spazio culturale è diventato oggi un luogo dove le
testimonianze materiali e l’eredità culturale della nostra civiltà vengono valorizzati e
conservati per le generazioni future.
Così, dopo un lavoro di acquisizione, conservazione, ricerca, comunicazione ed
esposizione, durato quasi un anno, apre venerdì la prima istituzione culturale del Borgo di
San Leonardo.
Tommaso Arabia, Presidente dell’Associazione Radici – Cultura e Tradizione – dichiara:
“Siamo riusciti a coniugare passione e valore storico di un’identità che non può essere
perduta, in quanto rappresenta un valore culturale che può determinare il miglioramento
del territorio e aiutarci a progettare il futuro.”
“Questa Amministrazione Comunale ha accolto con estremo entusiasmo l’idea di un
gruppo di volontari cittadini di voler rendere fruibile uno spazio culturale nato il 2003,
riqualificato il 2008 e rimasto inutilizzato fino ai giorni nostri – afferma il sindaco Salvatore
Divuono – il Museo di Arte Contadina è un’istituzione culturale, educativa e scientifica al
servizio dell’intera comunità e del suo sviluppo il cui intento specifico si sostanzia nel
rafforzamento del senso di appartenenza e nella promozione dell’uso consapevole del
territorio attraverso l’educazione alla conoscenza ed al rispetto del patrimonio culturale.”

Giuseppe Frandina

Giuseppe