Intervista dei borrelliani a Tiziana Montalbano di Parole O_Stili

Intervista dei borrelliani a Tiziana Montalbano di Parole O_Stili

Mercoledì 20 Gennaio, gli alunni della classe IV B, del Liceo Classico Diodato Borrelli, hanno avuto l’occasione di intervistare la dott. Tiziana Montalbano responsabile alla comunicazione dell’associazione Parole O_Stili. Domenico e Alessandro hanno condotto l’intervista alla dottoressa, spiegando di aver scelto di parlare di Hate Speech e di violenza verbale sul web a seguito di una diretta streaming su un tema di Educazione Civica alla quale hanno partecipato migliaia di studenti di tutta Italia e dove alcuni di questi studenti hanno usato parole offensive nei confronti del relatore, senza pensare alle conseguenze del loro comportamento. Parole O_Stili, racconta la dott.ssa Montalbano, nasce nell’agosto 2016 dall’idea di un gruppo di addetti alla comunicazione, a seguito del deterioramento del linguaggio online da parte dei ragazzi e non solo. Nasce per cercare di educare le persone al linguaggio online attraverso il “Manifesto” decalogo di indicazioni circa il comportamento da tenere sul web. Innanzitutto, sottolinea, bisogna ricordare che al di là dello schermo ci sono persone con emozioni,       sentimenti e  sensibilità, pertanto ogni parola detta in un certo modo può ferire il nostro interlocutore con conseguenze molte volte irreparabili. I pericoli che si corrono sul Web sono molteplici in quanto la conversazione avviene senza filtri, dilaga molto più velocemente rispetto ad una conversazione fatta “de visu” e si spande a macchia d’olio senza avere la possibilità di poterla recuperare. Purtroppo si è sviluppata, soprattutto tra i ragazzi, l’abitudine di postare sul web qualsiasi cosa negativa come se alimentare odio fosse una priorità. L’odio online non nasce a seguito dell’invenzione e dell’uso spregiudicato degli strumenti tecnologici, ma purtroppo si diffonde più velocemente dell’odio che è presente “offline”, facendo sì che si abbiano degli atteggiamenti negativi nei confronti dei “bullizzati” facendoli arrivare alla disperazione e anche al suicidio. Ecco la necessità di punire, attraverso una legge ad hoc, tutte le azioni messe in atto sul web che si concretizzano in vero e proprio bullismo, nasce pertanto il reato di cyber bullismo purtroppo solo dopo il suicidio di molti ragazzi arrivati al gesto estremo perché imprigionati da insulti e cattiverie, come il conosciutissimo caso della povera Carolina Picchio suicidatasi a seguito di video e foto intime della stessa divenuti virali sulla rete.

Internet è uno strumento importantissimo per tutti, ma può diventare un’arma letale se ne facciamo un uso distorto. Bisogna avere la consapevolezza della responsabilità delle nostre azioni anche sul web e bisogna pensare alle conseguenze che ne possono derivare.  Ad oggi non esiste una normativa specifica ma si ricorre ai reati di diffamazione, minacce, ingiurie, procurato allarme aggravati dal fatto che siano stati commessi sul web.

Anche online bisogna avere rispetto dei sentimenti altrui.

Si conclude così l’intervista condotta da Domenico e Alessandro che hanno voluto attenzionare questo grave fenomeno che sta diventando sempre più pericoloso, ritenendosi soddisfatti dei chiarimenti e dei consigli della dottoressa Montalbano, con la speranza di poterlo arginare partendo proprio dalla loro scuola.

“CONDIVIDERE E’ UNA RESPONSABILITA’”

Giuseppe Mazza Classe IV B Liceo Classico “D. Borrelli” di Santa Severina

Redazione Il Petilino

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