Occupato e coltivato abusivamente terreno demaniale Due persone denunciate.

Occupato e coltivato abusivamente terreno demaniale 
Due persone denunciate.

40.000 metri quadrati di area demaniale coltivata a foraggio sequestrata dalla Forestale mentre si procedeva al raccolto.

E’ la conclusione di un’operazione del personale forestale della Stazione di Santa Severina che ha sottoposto a sequestro penale preventivo un’area in località “Timpata” del Comune di Rocca di Neto, ricadente nel vecchio alveo del fiume Neto.
La vasta area demaniale, secondo quanto emerso dalle indagini, era stata occupata abusivamente ed utilizzata da un privato del luogo, S.S. pensionato 81enne, come terreno agricolo e che da circa tre anni l’aveva ceduto a titolo gratuito ad un suo conoscente di vecchia data, tale C.M. bracciante agricolo 66enne anch’esso di Rocca di Neto. Proprio quest’ultimo veniva trovato dalla forestale alla guida di un trattore intento nella sistemazione del foraggio (erba medica) in filari, che una volta asciugato sarebbe stato imballato.
Dai rilievi tecnici effettuati al momento dagli agenti, impiegando appositi strumenti di geolocalizzazione GPS in dotazione al Corpo e riportando su ortofotocarta l’area coltivata, è emerso sin da subito che l’area in questione ricadesse nella fascia di proprietà demaniale, tesi tra l’altro confermata dalla sovrapposizione del rilievo con le cartografie IGM..

Pertanto il bracciante agricolo e il pensionato, entrambi sentiti in merito con le garanzie di legge, non esibendo alcuna documentazione che comprovasse la legittimità del possesso del terreno, venivano deferiti, in concorso di persone, all’Autorità Giudiziaria per occupazione abusiva di terreno demaniale in zona sottoposta a vincolo paesaggistico-ambientale, nonché in zona di attenzione per rischio di inondazione prevista dal P.A.I. (Piano per l’Assetto Idrogeologico), aspetto, quest’ultimo, di estrema importanza in quanto persegue l’obiettivo di garantire condizioni di sicurezza idraulica, e di prevenire potenziali pericoli per l’incolumità pubblica.

Giuseppe Frandina

Giuseppe