Muore suicida il padre del collaboratore di giustizia che fece ritrovare i resti di Lea Garofalo

Muore suicida il padre del collaboratore di giustizia che fece ritrovare i resti di Lea Garofalo

È morto oggi, dopo un tentato suicidio, Giuseppe Venturino il padre del collaboratore di giustizia Carmine che fece ritrovare con la sua testimonianza i resti del cadavere di Lea Garofalo.
L’uomo, operaio forestale di 59 anni, era in coma, ricoverato all’ospedale di Crotone dal 24 maggio, giorno in cui in località Cerasara aveva cercato di togliersi la vita impiccandosi. Alcuni amici dell’uomo lo avevano ritrovato subito dopo il folle gesto, così intervenuti i soccorsi è stato portato all’ospedale, ma le condizioni erano abbastanza gravi, l’epilogo oggi.
Sembrerebbe che Giuseppe Venturino fosse arrivato all’estremo gesto del suicidio dopo aver guardato una trasmissione televisiva andata in onda la sera del 23 maggio sulla Rai e che lo turbò particolarmente. Durante il programma alcune scene riprendevano il figlio mentre raccontava macabri particolari dell’uccisione di Lea Garofalo. Forse al turbamento causato dalla trasmissione l’uomo ha dovuto aggiungere le chiacchiere della gente e non sopportando la situazione ha cercato di togliersi la vita.

Giuseppe Frandina

Giuseppe