“Costruite in casa” le minacce alla squadra di calcetto femminile di Locri
Aveva fatto scalpore a livello nazionale, alla fine dell’anno scorso, la notizia delle minacce subite dalla società “Sporting Club” di Locri, la squadra di calcio a 5 femminile di Locri.
Attestati di solidarietà alla squadra e al suo presidente, Ferdinando Armeni, che aveva in quell’occasione minacciato il ritiro dal campionato di serie A della sua compagine, erano giunti da tutte le parti e da diverse istituzioni nazionali, tra cui anche dalla Federazione Gioco Calcio e il Coni.
Oggi, dopo che dalle indagini condotte dai carabinieri di Locri non sono emersi elementi di rilievo penale tali da poter rinviare a giudizio nessuno, il Procuratore della Repubblica di Locri, Luigi D’Alessio, ha annunciato di “chiudere il caso” perché si è trattato di una “montatura”.
E’ risultato inoltre che i messaggi intimidatori sarebbero stati “costruiti in casa”.
Significative a tal proposito le parole del Procuratore: “Non è possibile che potessero essere effettuate minacce in quel modo e con quelle modalità. In conclusione è meglio chiudere il caso con una buona archiviazione che con un pessimo rinvio a giudizio”.